... ovvero sono rimasta vittima dei contrasti sui dico, pacs o che dir si voglia
ho un figlio in eta' da cresima e con un carattere a dir poco ombroso con uno zio adorato e soprattutto ascoltato che avrebbe voluto come padrino e che sicuramente - genitori a parte - e' di gran lunga l'adulto che piu' gli dedica del tempo
lo zio in questione da oltre 15 anni dirige il coro della chiesa, ma... e' convivente con figlio (il perche' e il percome della faccenda sono fatti suoi e tali resteranno); come da regola, e' andato dal proprio parroco per farsi fare il certificato di buon cristiano, pero' gli e' stato negato
ora: non discuto che le regole ci siano e vadano rispettate, ci mancherebbe, ma se lo zio e' un pessimo esempio per il nipote, allora lo e' sicuramente anche per i coristi, diversi dei quali piu' piccoli di mio figlio
pero' - eh, si sa! - trovare un buon maestro e' difficile ed e' difficile trovarne anche solo uno mediocre; figuriamoci uno che "tiene" per lustri interi, cosi' improvvisamente la convivenza non e' piu' un ostacolo
per rispetto verso mio fratello non andro' a parlare col parroco della faccenda e risolveremo altrimenti, non e' questo il punto, ma se gia' ero piuttosto cinica e scafata circa l'applicazione delle regole di sicuro l'episodio non aiuta a farmi cambiare idea
ah! i dico citati all'inizio e' perche' se l'avessimo chiesto in un momento in cui i riflettori erano puntati su qualcos'altro forse nessuno avrebbe fatto storie