LOS ANGELES (Reuters) - La Diocesi cattolica di San Diego, ottava città per grandezza di tutti gli Stati Uniti, ha riferito oggi di aver presentato domanda di bancarotta in seguito alle troppe richieste di rirsarcimento danni per i casi di abusi sessuali.
Con circa 1 milione di membri, diventerà la più grande diocesi degli Stati Uniti a realizzare una insolvenza nei confronti dei creditori, secondo quanto riferito dal giornale San Diego Union-Tribune. Altre quattro diocesi hanno avviato la procedura fallimentare.
"Noi abbiamo messo i soldi sul tavolo, ma sono arrivate richieste di risarcimento che superano le risorse finanziarie di entrambe le diocesi e la copertura della nostra assicurazione finanziaria", dice Robert H. Brom, vescovo di San Diego, in un comunicato.
Per l'associazione Survivors Network formata dalle persone vittime degli abusi sessuali, si è trattato "della bancarotta morale di un vescovo egoista che ha paura di affrontare le questioni più spinose, come il fatto di tenere celata la pedofilia tra i preti".
La chiusura delle cause pendenti -- le prime risalgono agli anni 50 -- potrebbe costare alla diocesi di San Diego oltre 200 milioni di dollari, fanno sapere le parti civili.
Secondo la legge statunitense a rispondere finanziariamente in caso di risarcimenti civili non è il sacerdote colpevole, ma la diocesi stessa.
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