un provvedimento del genere avremmo gridato allo scandalo e alla censura. E con ragione direi.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/C..._privacy.shtml
Non è per niente una buona notizia. Dopo i silenzi stampa per i rapimenti che ormai si son convertiti in una prassi ordinaria invece di straordinaria, adesso il Garante per la protezione dei dati personali nel provvedimento vieta «con effetto immediato» a «tutti gli organi di informazione di diffondere notizie, in particolare quando:
1) si riferiscano a fatti e condotte private che non hanno interesse pubblico;
2) riguardino notizie, dettagli e circostanze eccedenti rispetto all'essenzialità dell'informazione;
3) attengano a particolari della vita privata delle persone diffusi in violazione della tutela della loro sfera sessuale».
Immagino tutti quelli che appoggeranno l'iniziativa appellando all'interesse pubblico. Un interesse rapidamente dimenticato quando si parla di diritto ad informare.
Le leggi che regolano la diffusione di notizie a mezzo stampa ci sono già e, personalmente, mi sembra veramente eccessivo calcare la mano contro una stampa italiana fin troppo insultata e delegittimata. Troppo spesso immeritatamente.
Se l'avesse fatto Silvio un provvedimento del genere...