Mondiali di Melbourne
Staffetta veloce d'argento
Rosolino, Calvi, Galenda e un Magnini da 47"18 in ultima frazione lanciano l'Italia al record europeo in 3'14"04. Nei 400 sl quinta la Pellegrini col primato italiano e sesto Colbertaldo. Setterosa ai quarti di finale con l'Australia
MELBOURNE - Un argento storico, bagnato dal record europeo, illumina la prima giornata del nuoto ai Mondiali di Melbourne, che riserva anche il quinto posto di Federica Pellegrini e il sesto di Federico Colbertaldo nel 400 stile libero.
Massimiliano Rosolino (49.35), Alessandro Calvi (49.06), Christian Galenda (48.45) e Filippo Magnini (47.18) timbrano il record europeo in 3'14"04, limando di 2 centesimi il precedente che la Russia di Alexander Popov aveva stabilito ai Mondiali di Barcellona il 20 luglio 2003 e di 1"19 il precedente primato italiano che risaliva al titolo europeo conquistato il 31 luglio scorso a Budapest (in staffetta c'era Vismara, anziché Rosolino).
Un'impresa storica, che ha solo un precedente ai Mondiali: la prima medaglia maschile iridata del nuoto italiano, ovvero il bronzo conquistato a Cali nel 1975 da Paolo Barelli (Presidente della Federnuoto), Marcello Guarducci, Roberto Pangaro e Claudio Zei,
"Sono al settimo cielo - asserisce Massimiliano Rosolino, per la prima volta su un podio internazionale con la staffetta veloce, ad esclusione dell'oro ai Giochi del Mediterraneo del 1997 - Rispetto al 3'49"10 che non è bastato per entrare nella finale dei 400 stile libero, ero più sciolto, più sereno. Il 49"35 nuotato in prima frazione rappresenta il mio personale. Buon segno in vista dei 200 e della staffetta 4x200. Iniziare bene era molto importante per tutta la squadra, spero che l'argento sia una scossa di ottimismo e sia solo la prima di una serie di medaglie a Melbourne".
Raggiante anche Filippo Magnini, campione del mondo e d'Europa dei 100 stile libero. "Sono molto soddisfatto; ho nuotato due volte in poche ore 47"39 e 47"18, tempi in linea col 48"12 di Montreal, e tra i più veloci della storia del nuoto. La staffetta è stata anche il modo di vedere gli altri - continua Magnini - Gli unici sotto al 48 lanciato sono stati lo statunitense Jason Lezak (47"32) e il sudafricano Roland Schoeman (47"98), mentre Michael Phelsp ha chiuso la prima frazione in 48"42. Sono tutti tempi molto competitivi, che preparano dei 100 stile libero molto veloci".
Determinanti le prestazioni di Alessandro Calvi e Christian Galenda che già sognano la sfida olimpica. "A Pechino ci sarà da divertirsi - dichiara Calvi - Con Stati Uniti, Francia, Sud Africa e Australia siamo in meno di due secondi. Sarà una gara velocissima, forse la più veloce di sempre". Gli fa eco Galenda: "Solo una delle più veloci staffette statunitensi della storia poteva frapporsi all'oro. Magnini è stato decisivo, ma noi possiamo continuare a crescere".
E così è stato con Michael Phelps, Neil Walker, Cullen Johnson e Jason Lezak autori del record dei campionati e della seconda prestazione all time in 3'12"72. Per l'Italia, che qualifica la staffetta alle Olimpiadi di Atene, si tratta dell'ottava.
In precedenza Federica Pellegrini si era piazzata quinta nei 400 sl ritoccando ancora il record italiano, dal 4'06"51 delle eliminatorie al 4.05.79 (passaggi 59"86, 2'02"16, 3'04"46). Oro alla francese Laure Manaudou in 4'02"61; argento all'australiana Linda MacKenzie in 4'07"64; bronzo alla giapponese Ai Shibata in 4'05"19.
"Sono molto soddisfatta. Non mi aspettavo di migliorare ulteriormente il record italiano - spiega la Pellegrini, argento olimpico e mondiale dei 200 sl - Credo che questo tempo rappresenti un'ottima base in vista delle Olimpiadi di Pechino. Io sono la matricola dei 400 stile libero, eppure sono riuscita a lasciare il segno. Un buon inizio".
Sesto Federico Colbertaldo nei 400 sl, la gara più anomala della giornata che aveva già perso Rosolino nelle batterie. Il campione europeo juniores, settimo agli Europei assoluti di Budapest, porta il personale sul 3'48"01 (55.42, 1.53.48, 2.51.36) alle spalle di Hwan Park Tae che conquista il primo oro coreano della storia in 3.44.30; argento al tunisino Oussama Mellouli in 3.45.12, bronzo all'australiano Grant Hackett in 3.45.43.
"Obiettivo centrato - dichiara soddisfatto Colbertaldo - Agli Europei di Budapest e in corta di Helsinki non ero riuscito a migliorare il tempo delle batterie, invece qui ho limato il personale fino al muro dei 3.48. Sto bene, ottimista in vista di 800 e 1500 sl. Ho disputato una gara in progressione, come mi aveva chiesto il Ct Alberto Castagnetti. Rispetto all'anno scorso ho imparato a gestire la tensione. Forse rischiare di uscire nelle eliminatorie degli Europei juniores, prima di vincerli, mi è servito. Grant Hackett solo terzo? Un marziano tornato sulla terra, almeno per il momento. Un mito, un esempio. Probabilmente non sta bene: solo nuotando così pratica lo stesso sport degli altri, altrimenti resta irraggiungibile. Chiudere sesto la prima finale mondiale della carriera dietro di lui è una grande soddisfazione; una storia da raccontare".
All'Aquatic Centre il Setterosa soffre e vince. La Nazionale femminile di pallanuoto batte 7-6 l'Olanda negli ottavi di finale e martedi' 27 marzo alle 21 locali (le 13 italiane) affrontera' l'Australia nei quarti. Partita tesa e vittoria meritata. Nel primo tempo l'Italia insegue. Vantaggio della de Brujn, pareggio della Valkai, nuovo vantaggio della Oostendorp e nuovo pareggio della Musumeci. Nel secondo tempo Miceli e Ragusa realizzano gli unici due gol in superiorita' di tutta la partita e il Setterosa prende a condurre il gioco, anche se davanti e' poco precisa. Bel numero di Tania Di Mario che da 20 metri scheggia la traversa con una palomba. A 1'27" dalla fine del terzo periodo l'Olanda raggiunge il 6-6 con un tiro dai sei metri di Van Belkum. Decide Elisa Casanova a 5'16" dalla fine della partita con una "sciarpa" di sinistro. E' il suo terzo gol in questo Mondiale e il piu' importante di tutti, perche' regala la qualificazione ai quarti di finale. L'Olanda gioca in attacco gli ultimi venti secondi. In tribuna si soffre anche per il freddo, poi Maddalena Musumeci strappa la palla alle avversarie e l'Italia va avanti nel Mondiale.
Martina Miceli e' soddisfatta: "Loro sono cresciute molto - dice il capitano azzurro. Hanno una tradizione: erano le piu' forti e adesso stanno tornando a buoni livelli. In squadra c'e' ancora qualcuna della vecchia guardia. Noi abbiamo giocato da squadra, ci siamo sacrificate tanto e abbiamo trovato gol importanti". L'ultimo, che alla fine e' risultato decisivo, lo ha segnato Elisa Casanova quando c'erano ancora 5'16" da giocare. "Lei per noi e' importantissima - continua Miceli. Non puo' stare in acqua tanto ma quando c'e' si fa sentite".
Il Ct della Nazionale Mauro Maugeri fotografa la partita. "Bene in inferiorita' numerica, buona la difesa ma in attacco abbiamo capitalazzato poco rispetto a quanto abbiamo costruito. L'Olanda e' una buona squadra; lo sapevamo. Adesso sotto con l'Australia".