Originariamente inviato da Sergiao
Ti ritrovi lì, con tutti quelli che fino a poco tempo prima hai considerato mostri sacri, jazzisti professionisti e un sacco di musicisti preparati, è una jam session e prendi coraggio, ti fai avanti, fortunatamente sono tutti gentilissimi ti mettono a tuo agio e ti dicono di provare a suonare, di non preoccuparti.
Alzi il puntale perché il contrabbasso altrimenti ti risulta troppo basso e scomodo, lo alzi ma non abbastanza, ma ormai non c'è più tempo. Il sassofonista ormai sta staccando il tempo, lo fa veloce, non si cura del fatto che per te è la prima volta.
Chiudi gli occhi.
Stai sul quattro.
Via, fantastico, ci riesci, non è come qunado suoni "in casa", ma riesci a dire la tua senza fare una figuraccia e dopo i conrabbassisti a cui hai detto "ma no, non me la sento non sono in grado" e gli altri che ti hanno sentito dire che non volevi, ti vengono a fare i complimenti, ti dicono che hai un gran tiro, che sei stato un treno, che hai retto su tutto nonostante il batterista che ti fosse capitato stesse un po' per i fatti suoi.
Bello quando ti chiedono di tornare.
Bello quando ti fanno un complimento sincero, tu che ti senti come se c'avessi scritto "pirla" in fronte.
Bello cazzo.