nel 91 a 19 anni ammazzo' i genitori per l'eredita' e quel che mi colpi' non fu la sua freddezza nel pianificare e portare a termine il delitto quanto le torme di ammiratori e ammiratrici che questo omicidio gli frutto'
su di lui calo' poi il silenzio e spesso mi sono chiesta se tali ammiratori - che presumibilmente nel frattempo avranno completato gli studi, intrapreso una carriera, messo su famiglia o passato il tempo a sollazzarsi al sole dei caraibi - hanno riflettuto sul fatto che il loro """idolo""" di allora nel frattempo non ha fatto altro che trascorrere in cella una serie di giornate l'una uguale all'altra riflettendo (si spera) sull'accaduto
ora - dopo 16 anni - i giudici gli hanno dato un permesso premio, anzi gliene hanno dati due: del primo ha usufruito a ottobre e del secondo la settimana scorsa; l'ansa riporta di pareri contrastanti circa l'opportunita' di tali permessi premio, ma personalmente penso che dopo 16 anni e un comportamento irreprensibile (o almeno cosi' dichiara l'articolo) non sia un'eresia averglieli concessi
il giornale dice anche che pietro e' cambiato e non stento a crederlo: dai 19 anni di allora ne ha ora piu' o meno 35 e una prospettiva di altri 14 anni da passare in galera; come tanti altri all'epoca rimasi shockata dal delitto, ma spero sinceramente che una volta uscito possa ricostruirsi una parvenza di vita normale anche se tardiva
da quiROMA - Pietro Maso, che nel 1991 a 19 anni uccise il padre e la madre con altri complici per impossessarsi dei loro risparmi, è uscito dal carcere di Opera a Pasqua grazie a un permesso premio. [...] Maso, che sconta una condanna a 30 anni di reclusione, ha ottenuto il permesso concesso dal magistrato di sorveglianza di Milano