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Discussione: Linux Distro Timeline

  1. #1
    Utente di HTML.it L'avatar di Darrol
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    Linux Distro Timeline

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  2. #2
    Ma quanto stavamo meglio nel 95-97......

    adesso milioni di ore di lavoro vengono sprecate da migliaia di sviluppatori per fare centinaia di distro che non usano nemmeno loro, ognuna con il suo formato di pacchetti, con il suo package manager, con i suoi file di configurazione..... o peggio la derivata della derivata della derivata che dalle altre ha di diverso solo un wallpaper o un paio di pacchetti in più o in meno installati di default.

  3. #3
    Utente di HTML.it
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    In effetti la fuga di cervelli dalle distro maggiori per dedicarsi a progetti che durano da natale a s.silvestro e` un problema non trascurabile.

    Avanti di 'sto passo e ogni utente avra` la sua distro

  4. #4
    Utente di HTML.it L'avatar di GunMan
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    onestamente non mi pare un limite, quello del proliferare di nuove distribuzioni intendo, dopotutto è un'eventualità che è la stessa filosofia del software open source a sottolineare.

    le distribuzioni "maggiori" rimarranno comunque, in questo modo però viene data la possibilità, a chi è in grado naturalmente, di esprimersi e magari di percorrere strade alternative e innovative, che poi possono essere implementate, riviste e corrette da chi ne percepisce la bontà.

    adesso milioni di ore di lavoro vengono sprecate da migliaia di sviluppatori per fare centinaia di distro che non usano nemmeno loro, ognuna con il suo formato di pacchetti, con il suo package manager, con i suoi file di configurazione.....
    non sono d'accordo per i motivi di cui sopra, il lavoro non è mai sprecato.

    Chaos A.D. Disorder unleashed.
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  5. #5
    Utente di HTML.it
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    Tieni presente pero` che una distro in piu` significa quasi sempre uno o piu` sviluppatori in meno per una distro piu` importante, molto difficilmente si seguono contemporaneamente due o piu` distro. Non per niente tengono duro solo le distro che hanno una solida base in termini di risorse umane.

    Inoltre la diversita` d'uso fra le distro personalizzate a puntino comporta due problemi inscindibili: uno, l'utente finale si deve raccappezzare fra innumerevoli versioni prima di capire cosa scegliere. Due, il supporto della comunita` si trova ad essere dispersivo: gia` solo la presenza di diversi DE comporta che una richiesta di aiuto debba essere personalizzata sull'ambiente del caso e raramente esiste la possibilita` di dare una risposta globale che vada bene per qualunque distro.

    Dodici anni fa (era da poco uscita Suse) lanciai un appello di coesione della comunita` in un unico progetto coerente.. non fu ascoltato e l'imminente dispersione venne minimizzata come un falso problema. Mi sembra che gli scarsi risultati riguardo alla diffusione lato desktop siano indicativi : )

  6. #6
    Utente di HTML.it L'avatar di GunMan
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    Originariamente inviato da dAb Mi sembra che gli scarsi risultati riguardo alla diffusione lato desktop siano indicativi : )
    parto dal fondo

    su questo punto non sono affatto d'accordo, anzi credo che la diffusione di alcune distribuzioni apertamente sviluppate per essere usate in ambito desktop, parli da sola.


    Originariamente inviato da dAb
    Tieni presente pero` che una distro in piu` significa quasi sempre uno o piu` sviluppatori in meno per una distro piu` importante, molto difficilmente si seguono contemporaneamente due o piu` distro. Non per niente tengono duro solo le distro che hanno una solida base in termini di risorse umane.
    questo è innegabile, tuttavia la base di partenza come hai tenuto a sottolineare è la stessa, il che vuol dire che se nella neonata distribuzione X viene implementata un'innovazione interessante, nessuno vieta alle altre di allinearsi e sviluppare partendo da quel favorevole risultato.


    Originariamente inviato da dAb
    Inoltre la diversita` d'uso fra le distro personalizzate a puntino comporta due problemi inscindibili: uno, l'utente finale si deve raccappezzare fra innumerevoli versioni prima di capire cosa scegliere. Due, il supporto della comunita` si trova ad essere dispersivo: gia` solo la presenza di diversi DE comporta che una richiesta di aiuto debba essere personalizzata sull'ambiente del caso e raramente esiste la possibilita` di dare una risposta globale che vada bene per qualunque distro.
    anche questo mi pare un problema relativo, l'utente finale muove i suoi primi passi, nella maggior parte dei casi, nei confronti di relativamente poche distribuzione (5 o 6).
    Difficilmente un neofita andrà a impelagarsi con una distribuzione che non ha una base d'immagine solida.


    Originariamente inviato da dAb
    Dodici anni fa (era da poco uscita Suse) lanciai un appello di coesione della comunita` in un unico progetto coerente.. non fu ascoltato e l'imminente dispersione venne minimizzata come un falso problema. Mi sembra che gli scarsi risultati riguardo alla diffusione lato desktop siano indicativi : )
    senza nessuna volontà di polemica terrei a fare un distinguo tra coesione e conformità.

    naturalmente tutto quanto detto è solo la mia modesta opinione

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  7. #7
    Onestamente penso che la possibilità per chiunque una distro ad-hoc per determinati campi (dunque con una serie di paccheti anzichè altri) sia indubbiamente un punto di forza.

    D'altronde come dice Dab una frammentazione troppo esasperata può essere un limite.

    Ad ogni modo io non mi preoccupo della dispersione dei programmatori, usando Slack uno me ne basta (Patrick )

  8. #8
    Utente di HTML.it
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    Per diffusione non intendevo strettamente il proliferare delle distro orientate al desktop, intendevo proprio il loro uso quotidiano. Possono anche esisterne diecimila, ma se poi le usano quattro gatti..

    Riguardo alle innovazioni, c'e` sempre stata molta dispersione anche in questo. Ad oggi non esiste una distro desktop all-in-one che raccolga il meglio del meglio, c'e` la distro X che fa bene quello ma non ha quell'altro, c'e` la Y che ha quella caratteristica li` ma non quella la`. Porto un esempio stupidissimo: foxlinux presenta al default nella traybar un indicatore dell'attivita` lan (come su win), la classica coppia di computerini in basso a dx coi monitor che lampeggiano al passaggio pacchetti. E` un gadgettino utilissimo per avere un'idea molto all'acqua di rose dell'attuale funzionamento della rete, l'abbiamo mai vista al default in altre distro? La useranno piu` o meno in due (forse fedora ma li` per li` non ricordo). A me sconforta un po' vedere mandriva che ti rileva e configura correttamente il dual-head ma e` lenta come una nevicata natalizia, e ubuntu che nonostante sia abbastanza reattiva ti richieda di dover ancora mettere mano allo xorg.conf. Eppure sempre di linux si tratta, ma funzionano e si comportano in modo diverso. Questo accade perche` le innovazioni non vengono quasi mai raccolte all'unisono, quasi ci fosse il timore di rendere la propria distro troppo simile ad un'altra. La conseguenza e` che il punto di forza di una distro X e` totalmente assente sulla Y e viceversa, e fare in modo che sia X che Y abbiano questo e quello comporta spesso di dover compiere acrobazie in console, cosa che per l'utente finale va evitata ad ogni costo.

    Riguardo alla diversita` d'uso, il problema si pone anche fra distro con solida immagine.. basta prenderne due ben affermate come mandriva e ubuntu per rendersi conto che l'approccio uomo-macchina e` differente, e di conseguenza e` differente anche la conoscenza del sistema e lo scambio di informazioni. Il punto cardine della questione e` che quando un utente chiede aiuto NON deve esserci bisogno di chiedergli "su quale distro?", mentre all'attuale stato delle cose e` difficilmente evitabile.

    Mancando la coesione manca anche la conformita`, se ognuno va per la sua strada e` palese che la conseguenza sia un diverso approccio alla soluzione dei problemi e alla creazione di un ambiente coerente.

    Marco ha dato un buon spunto: se un domani Volkerding schiatta (tocchiamo ferro), che succede a slackware? Il progetto e` seguito da poche altre persone, avranno volonta` e conoscenze sufficienti per portarlo avanti? Si`, no, boh? Una solida base di supporto alle spalle e` essenziale per vita e futuro di un sistema (slackware la reputo molto buona, peraltro).

    Con tali presupposti e` difficile che un sistema prenda piede. Sono passati 16 (sedici) anni da quando linuccio mosse i primi passi e, volente o nolente, per l'utente finale (che e` una figura _importantissima_) e` purtroppo ancora un sistema di nicchia. Il lato server non fa testo, chi opera su quella sponda non ha mai avuto alcun bisogno di bells&whistles.

    Lo sbaglio e` stato ignorare il problema minimizzandolo senza dargli il minimo peso. Io ora non e` che voglia fare il nostradamus dei poveri che salta su con "ve l'avevo detto", ma i risultati attuali sono quelli che sono, e sotto gli occhi di tutti.

    Per completezza discorsiva, a poco serve indicare i produttori di hw come i responsabili della scarsa diffusione, se non danno sufficiente supporto e` _proprio_ per via della scarsa diffusione.. a me produttore di schede video (non lo sono, eh) non importa un accidente di supportare un sistema che usano due persone in croce, perche` l'impegno per scrivere un driver non e` giustificato da un ritorno economico.

    Vi siete mai chiesti perche` BeOS e` morto?

  9. #9
    Originariamente inviato da dAb Il punto cardine della questione e` che quando un utente chiede aiuto NON deve esserci bisogno di chiedergli "su quale distro?", mentre all'attuale stato delle cose e` difficilmente evitabile.
    Non solo, ma diventa un problema se le differenza ci sono tra distro "sorelle" tipo Ubuntu/Kubuntu

    Originariamente inviato da dAb Marco ha dato un buon spunto: se un domani Volkerding schiatta (tocchiamo ferro), che succede a slackware? Il progetto e` seguito da poche altre persone, avranno volonta` e conoscenze sufficienti per portarlo avanti? Si`, no, boh?
    Probabilmente litigherebbero e il progetto si splitterebbe in 3 versioni che rivendicano la paternità Slack e altre 8 fork

    Originariamente inviato da dAb Lo sbaglio e` stato ignorare il problema minimizzandolo senza dargli il minimo peso. Io ora non e` che voglia fare il nostradamus dei poveri che salta su con "ve l'avevo detto", ma i risultati attuali sono quelli che sono, e sotto gli occhi di tutti.
    Basta vedere quanti formati di pacchetti esistono.....
    poi qualcuno ha deciso di fare un formato distro-indipendente e nell'arco di pochi mesi ne sono usciti altri 4 (Autopackage, Klick e altri).....
    E potete star certi che non funzionano su tutte le distro, dipende da dove la distro X ha messo il file Y e come sono strutturati i file di configurazione ecc....

  10. #10
    Utente di HTML.it L'avatar di alkat
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    Originariamente inviato da dAb
    Per diffusione non intendevo strettamente il proliferare delle distro orientate al desktop, intendevo proprio il loro uso quotidiano. Possono anche esisterne diecimila, ma se poi le usano quattro gatti..
    [...]
    Per completezza discorsiva, a poco serve indicare i produttori di hw come i responsabili della scarsa diffusione, se non danno sufficiente supporto e` _proprio_ per via della scarsa diffusione.. a me produttore di schede video (non lo sono, eh) non importa un accidente di supportare un sistema che usano due persone in croce, perche` l'impegno per scrivere un driver non e` giustificato da un ritorno economico.

    Vi siete mai chiesti perche` BeOS e` morto?

    applausi per dAb (manca lo smilie...).
    sono perfettamente d'accordo su tutto quello che hai scritto.
    .a.
    Passa a Windows, Linux, Mac, BSD, Atari, Amiga, Unix o alle schede perforate. Fa come ti pare.
    ***
    "There's probably no God. Now stop worrying and enjoy your life" - Atheist Bus in England

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