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    Londra, viaggio nell'Accademia del sesso A Londra l'Accademia del sesso

    Londra, viaggio nell'Accademia del sesso All’angolo con Piccadilly Circus è nata Amora, prima «mostra permanente» in materia sessuale del Regno Unito STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
    dal nostro corrispondente
    LONDRA — Scendendo le scale che portano all’ingresso si sente una voce femminile che sussurra. Siamo nel cuore di Londra, all’angolo con Piccadilly Circus, sulla soglia di «Amora, accademia del sesso e delle relazioni di coppia», che si presenta come la prima mostra permanente in materia sessuale del Regno Unito. Titolo un po’ pretenzioso e scivoloso, visto anche che la sede è a ridosso di Soho, il quartiere dove negli anni Settanta i ragazzi d’Europa accorrevano per scoprire i primi spettacoli di spogliarello. Ma i tempi sono cambiati, Soho è decaduta e i fondatori della Amora Academy giurano di essere mossi da scopi culturali e scientifici: «In questo Paese c’è bisogno di educazione sessuale che non sia noiosa e di informazione che non sia volgare», assicura la direttrice della mostra Sarah Brewer, che è medico specialista in sessuologia.

    Non resta che entrare e guardare. Lo ha fatto anche la Bbc inviando un cronista che ha cominciato il suo servizio con la premessa: «La direttiva della Bbc sul sesso è chiara: in qualsiasi produzione la rappresentazione del sesso o l’esplorazione di questioni sessuali dev’essere giustificata da un punto di vista editoriale con sensibilità appropriata. Con questo in mente mi avventuro». Il Guardian ha spedito il suo corrispondente per la Salute. In questa buona compagnia ha deciso di dare un’occhiata anche il Corriere.

    Dopo i mugolii diffusi all’ingresso, ricevuta un’audioguida, nella prima delle sette sale si viene informati sulle differenze cerebrali tra uomo e donna. «I maschi sfruttano di più l’emisfero cerebrale sinistro, quello che presiede alla logica e produce un linguaggio meno emotivo», perciò il consiglio per l’altro sesso è di essere chiare nel comunicare quello che si vuole. «Le femmine sfruttano di più l’emisfero destro, parlano il doppio, più velocemente e con vocabolario più sofisticato: quindi gli uomini debbono rivolgersi alle donne svelando le proprie opinioni, non affidandosi solo ai fatti».

    Nella sala successiva si è accolti da una sfilata di calchi in gesso di genitali maschili e femminili di varie forme e dimensioni: «Per mostrare alla gente che c’è una grande varietà», dice la curatrice Lisa Seddon. Hanno fine divulgativo anche i modelli a grandezza naturale con schermi interattivi che illustrano le zone erogene del corpo umano. Più difficile spiegare perché dietro una teca di vetro con aperture per toccare con mano ci siano anche un paio di seni in gomma e altri prodotti in lattice da sexy shop, che peraltro hanno avuto un successo travolgente nel Regno.

    L’anno scorso la catena Ann Summers ha venduto centinaia di migliaia di gadget vibranti della linea Rabbit e la direttrice commerciale Sharon Osbourne si è meritata un invito a Bukhingham Palace riservato alle donne d’affari che hanno fatto di più per l’economia del Paese. Più ci si addentra e più numerosi vengono i dubbi: ci sono video interattivi che illustrano comportamenti dall’autoerotismo al feticismo, c’è la sala Amora Sutra e quella Amorgasm.

    In quella sulle Fantasie, due manichini bianchi piuttosto spettrali girati di spalle invitano a prendere un battipanni e a colpire: i sensori indicano se lo «spanking» sia stato soddisfacente, troppo timido o troppo entusiastico. Roba da fare concorrenza ai Sex Museum del Quartiere a luci rosse di Amsterdam. Per distinguersi, perché «siamo inglesi», c’è anche un sessuologo a disposizione di chi abbia domande o problemi.

    Per i minorenni vengono promesse conferenze educative che verranno comunicate sul sito www.amoralondon.com. Qualche dato: il «parco tematico» è costato 7 milioni di sterline (poco più di 10 milioni in euro) e Johan Rizki, il fondatore francese, prevede di avere 500 mila visitatori nel primo anno. Costo del biglietto 12 sterline dal mattino fino al pomeriggio e 15 sterline per un ingresso serale: la differenza è un po’ sospetta. Contando su qualche altra sterlina a testa spesa nel negozio e nel bar acclusi ad Amora, i divulgatori della Sex Academy pensano di incassare 10 milioni di sterline, a fronte di costi di gestione di 2 milioni. Tutto in nome dell’educazione scientifica e del benessere degli inglesi, naturalmente. Anche se l’inviato del Guardian si chiede: «Education or titillation?».

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