Una casa discografica tedesca accusa quasi quattromila utenti italiani di aver messo in condivisione una canzone (di Mousse T) i cui diritti di riproduzione e diffusione sono detenuti dall'etichetta stessa e chiede di pagare, pagare caro.
Utilizzando un software per l'individuazione degli IP, la Peppermint (questo il nome della casa discografica), ha fatto pressione sui gestori dei servizi internet (Telecom, Infostrada ed altri) affinché venisse rivelata l'identità delle persone fisiche corrispondenti agli IP degli utenti che condividevano il pezzo incriminato. Pare che dopo un primo rifiuto, gli ISP siano stati costretti a rivelare l'identità degli scambisti, in seguito a un'ordinanza del Tribunale di Roma.
Ottenuta l'identità degli utenti rei di condivisione, l'etichetta discografica, tramite lo studio legale Mahlknecht & Rottensteiner, ha inviato - per mezzo raccomandata - un avviso agli scambisti italiani: cancellate i(l) file e pagate, per evitare una denuncia formale.
Il prezzo di risarcimento richiesto per la canzone messa in condivisione (un brano di tale Mousse T) è 330 euro.
Chi è interessato, chi è stato accusato, o chi ha esperienza giuridiche, può parlare in questa sezione di un forum, creata appositamente per questo: http://www.p2pforum.it/forum/forumdisplay.php?f=193