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  1. #1
    Utente di HTML.it L'avatar di wsim
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    (Film) Cronaca di una fuga

    Argentina 1977, in piena dittatura militare.
    Claudio, giovane portiere di una squadra di calcio dilettantistica, l’Almagro, viene arrestato dalla polizia perché sospettato di essere fiancheggiatore dei “compagni” che si oppongono alla dittatura militare. Sottoposto a ogni genere di torture fisiche e psicologiche, viene rinchiuso con altri ragazzi in una vecchia villa alla periferia di Buenos Aires e lasciato alla mercè dei propri sequestratori.
    Dopo 121 giorni di detenzione, a Claudio e ai suoi compagni si presenterà l’occasione di fuggire da quell’inferno…
    Tra i film che ho visto ambientati nel periodo della repressione durante la dittatura argentina (tra cui ricordo il bellissimo “Garage Olympo” di Marco Bechis), questo è senz’altro il più terrificante.
    La scelta registica di usare preferibilmente il primo piano e il piano ravvicinato fa sì che quasi ci si immedesimi nei personaggi, nella loro paura, nella loro sofferenza. Gli ambienti scarni, i rumori, le urla, fanno il resto.
    E’ una storia vera, e può essere utile per ricordare che di storie simili ne succedono ogni giorno, anche nel mondo che riteniamo “civile”.

    Globale ***
    me ne sono andato, ma posso sempre riapparire con la grazia e la leggerezza di un B-52 carico di bombe.

  2. #2

    penso che mi piacerà molto

  3. #3
    Pensavo fosse una biografia bachiana.

  4. #4
    Non riuscirò mai ad andare a vederlo
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  5. #5
    Utente di HTML.it L'avatar di wsim
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    Originariamente inviato da Mr_White
    Non riuscirò mai ad andare a vederlo
    Anche perchè è probabile tu non riesca nemmeno a trovarlo in sala: l'ho visto in un cinema di seconda schiera, davano due proiezioni al giorno...
    me ne sono andato, ma posso sempre riapparire con la grazia e la leggerezza di un B-52 carico di bombe.

  6. #6
    Utente di HTML.it L'avatar di Uanne
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    le scene di tortura sono all'altezza di quelle di roma città aperta?
    A me mi dà la carica, agli italiani gli dà la carica

  7. #7
    Utente bannato
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    io straconsiglio a tutti "la notte delle matite spezzate". un vero capolavoro.



    La Plata, settembre 1975, interno aula magna del liceo di Belle Arti, assemblea studentesca: alcuni leader prendono la parola, tra il baccano e il brusio generale.
    Scopo del raduno: ottenere il tesserino liceale, che consentirà agli studenti prezzi ragionevoli sul caro libri e sull'uso dei mezzi pubblici.
    Il microfono passa di mano in mano, amplificando le voci di chi propone scelte moderate, tentando la via della negoziazione e del dialogo costruttivo, e di chi invece è disposto a scendere in piazza, senza mezze misure, anche sfidando l'inevitabile repressione delle cariche della polizia.
    Il parlamentino degli studenti (organismo che ricorderanno, con nostalgia o insofferenza, tutti coloro che, come la sottoscritta, parteciparono ai movimenti studenteschi degli anni settanta) mette fine alla discordia: si passa ai voti, prevale la linea estremista ("Dobbiamo decidere se alzare la testa o abbassarla come vogliono loro!"), e tra le urla di gioia degli impazienti e lo sconcerto dei timorosi, si inizia ad organizzare il corteo, preparando striscioni, cartelli colorati e scritte di protesta.
    La loro marcia, blindata e scortata dalla massiccia presenza armata dei poliziotti, che impediscono loro a suon di manganelli di entrare al Ministero dei Lavori Pubblici, servirà ad ottenere il fatidico "boleto", ma al contempo segnerà le sorti dei leaders agguerriti, che una volta filmati e schedati, saranno da quel momento pedinati, sorvegliati a vista, inquadrati nel mirino delle "patotas", le squadre deputate alla desaparaciòn. Gli scontri cruenti sono descritti con dovizie di particolari che documentano attraverso dettagli la violenza della polizia: sono segnali anticipatori dello stesso tipo di montaggio, carico di attenzioni per gli oggetti e per le singole azioni che producono violenza nel momento del sequestro. Questo fa emergere l'atteggiamento arrogante di tutti i livelli della polizia: il funzionario menzognero pretende quel rispetto che lui non porta, il torturatore sbraita: "Tu rimani vivo, solo se io lo voglio!".
    Maria Claudia Falcone, Horacio Ungaro, Claudio de Acha, Ponchito López Muntaner, Daniel Racero, Maria Clara Ciocchini, Pablo Diaz e altri 232 adolescenti, a cui Hector Oliveira dedica questo film girato nel 1988 ed ispirato a personaggi e fatti reali, non avranno molto tempo per "salire le scale tre gradini alla volta", come richiede la loro impazienza rivoluzionaria, per consumare sogni giovanili, dichiarare simpatie, conoscere i primi amori: verranno arrestati una notte del settembre 1976 (soprannominata "la notte delle matite" per ricordare il corso di studi artistici che stavano seguendo), torturati in carcere e mai restituiti alle loro famiglie. Solo uno di loro, Pablo Diaz, uscirà vivo dall'esperienza, dopo aver scontato 4 anni con l'accusa di essere stato scoperto a distribuire volantini sovversivi, guarda caso proprio nel periodo in cui era già desaparecido ... Probabilmente uno degli intenti del film è anche quello di tentare di dare una spiegazione della scelta caduta su Pablo: arrestato fuori dal gruppo e in una situazione successiva per la logica poliziesca risulta defilato rispetto all'organizzazione e quindi non è pericoloso.
    "E' stato deciso che tu viva, ti porteremo fuori di qui: a patto di dimenticare tutto quello che hai visto, tu non sei mai stato qui": desapariciòn fisica, mentale, psicologica.

  8. #8
    Originariamente inviato da wsim
    Anche perchè è probabile tu non riesca nemmeno a trovarlo in sala: l'ho visto in un cinema di seconda schiera, davano due proiezioni al giorno...
    a me capiterà con Salvador 26 anni contro, che danno in un unico cinema infrattato con proiezioni solo serali

    questo invece forse lo recupero in centro, sarà l'aria sarà l'aqua ma a torino c'è sempre spazio per il cinema di qualità, in giro c'è persino L'estate di mio fratello che aspettava la distribuzione da due anni
    love is a ring, the telephone
    love is an angel disguised as lust
    here in our bed until the morning comes

  9. #9
    Originariamente inviato da the_hi†cher

    sarà l'aria sarà l'aqua

  10. #10
    Utente di HTML.it L'avatar di wsim
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    Aqua Velva Williams, suppongo, si vede che Hitcher la usa dopo la depilazione...
    me ne sono andato, ma posso sempre riapparire con la grazia e la leggerezza di un B-52 carico di bombe.

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