scusate, lo so, è l'ennesimo thread sul family day ma gli altri sono lunghi e si sono ormai spostati su altri discorsi. spero che i moderatori non me ne vogliano.
Stavo guardando la diretta internet poco fa, e ho notato che i simpatici partecipanti della manifestazione cattolica rispondono più o meno tutti allo stesso modo:
"Perchè ha deciso di partecipare alla manifestazione"?
"per partecipare alla manifestazione per difendere la famiglia,
perchè io ci credo, nella famiglia."
ma voglio dire, ma chi te la tocca a te la famiglia? nessuno ha detto che non puoi più sposarti, o che non puoi più farlo in chiesa.
si tratta di rispettare i diritti di tutti. famiglie, gente che la famiglia non ce l'ha, gente che decide di convivere.
quoto uno stralcio tratto da una lettera di beppe servegnini, che mi sembrava appropriato:
"Il Family Day non mi convince perché mi pare poco caritatevole. Non discuto le intenzioni dei manifestanti: ma andare in piazza sventolando la propria stabilità familiare mi sembra quasi arrogante. Una famiglia unita e felice non è solo un'esca a disposizione dei pubblicitari: è davvero il sogno di quasi tutti.
E' un merito, ma è anche una fortuna. Non sempre chi non ce l'ha fatta ha colpe. Solitudine, fallimenti e separazioni sono spesso incidenti, qualche volta errori. Siamo certi che il Family Day non diventi involontariamente crudele verso chi è stato meno fortunato?
Qualcuno dirà: ma le convivenze sono scelte precise! Altri aggiungeranno: chi decide di non sposarsi è un egoista, e non pensa ai figli. Qui dovremmo riaprire il discorso sui Dico, e non lo faremo. Diciamo invece questo: se la famiglia tradizionale è l'obiettivo, rendiamola attraente. Non serve demolire le alternative; bisogna lucidare il prodotto originale.
Serve, una manifestazione di piazza dal nome inglese per difendere la famiglia italiana? Ripeto: ho qualche dubbio. Esistono altri modi, meno appariscenti e più efficaci. "
Ma poi, Berlusconi, Casini ecc. non sono pure divorziati? cosa ci fanno là?