qualche impressione a caldo
non una panoramica morbosa sui delitti che sconvolsero la baia di San Francisco sul finire degli anni sessanta (non aspettatevi un "se7en 2 la vendetta") ma un buon lavoro di scrittura che scava a fondo nelle ossessioni di protagonisti e comprimari di quei fatti di cronaca nera. Complice un serial killer con la voglia di apparire in prima pagina, i giornalisti (e il vignettista dal cui romanzo omonimo è tratta la sceneggiatura) fanno la parte del leone rispetto ai detective che non riescono a chiudere il caso.
Un buon film che soffre di un notevole calo nella parte centrale, colpevole un'eccessiva durata, 2h 40m, e lo stallo nelle indagini, ma che sa riprendersi egregiamente nell'ultima parte.
ed ora passiamo alle cose serie...
ma quant'è bello Mark Ruffalo coi capelli alla shirley temple e l'aria vagamente da pirla?
e a "ciccio" gli hanno dato i capelli VVoVe:
c'è pure Dermot Mulroney che anche con un poco di panzetta da quarantenne sedentario fa sempre la sua porca figura e Gyllenhall con quella faccia perennemente imbambolata che può piacere anche se a me dà oltremodo sui nervi