Fondare o svaligiare una banca
di Antonio Ruggieri
Dopo solo 14 giorni di “fidanzamento” Unicredit e Capitalia si sono unite, dando vita al maggiore gruppo bancario italiano e a uno dei più grandi d'Europa. Vicepresidente del nuovo istituto sarà Cesare Geronzi, accusato di usura per il crac della Parmalat e condannato per il crac Italcase, il 7 dicembre 2006 dal tribunale di Brescia, a 8 mesi di reclusione, all'inabilità all'impresa commerciale e agli uffici direttivi per due anni. La pena è stata sospesa per i benefici della condizionale. Insieme ad altri e con le sue figlie Benedetta, direttore marketing della Figc (federazione italiana gioco calcio) e Chiara, giornalista del Tg5, con la società d'intermediazione calcistica Gea World, è stato coinvolto nello scandalo che ha squassato recentemente il mondo del pallone. Una carriera, verrebbe da dire, non proprio commendevole e che però passa inosservata per il Governatore della Banca d'Italia Draghi, per la Consob , per il Ministro dell'economia e per tutto il nostro luminescente mondo politico. Torna alla mente una considerazione di Bertold Brecht che, sicuramente forzando la mano, si chiedeva se fosse più morale fondarla oppure svaligiarla, una banca.