LONDRA - La Regina è "delusa e irritata" per l'eredità politica lasciata da Tony Blair dopo 10 anni di governo. Lo rivela oggi il Sunday Telegraph, secondo il quale Elisabetta II è "profondamente preoccupata" per molte delle scelte politiche del premier laburista uscente. E, almeno secondo le fonti della corte reale citate, è contraria - così come i vertici militari britannici - al "peso eccessivo" dato alle forze Armate per le missioni all'estero. In particolare, in Iraq e in Afghanistan.
"La regina sospetta che Blair abbia trascorso troppo tempo ad ingraziarsi l'America, a scapito dei rapporti con il suo amato Commewealth", scrive il giornale britannico, con una critica che colpisce in pieno la scelta centrale della politica estera di Blair, schierarsi al fianco di George W. Bush nella guerra al terrorismo. In ogni caso, sottolinea il domenicale, tra il leader laburista ed Elisabetta non ci sono mai stati problemi personali; anzi, hanno lavorato bene insieme. In particolare, la monarca ha apprezzato il suo impegno per risolvere la questione dell'Ulster.
La sovrana inoltre ha voluto sempre difendere la estraneità dalla politica, senza mai far trapelare, neanche ai più intimi amici, la sua posizione sulla guerra. Cioè se ritenesse giusta o meno la decisione di Blair di attaccare il regime di Saddam.
Per il resto, continua il Telegraph, in questi dieci anni di coabitazione Elisabetta ha più volte espresso, durante conversazioni private con il leader laburista, la preoccupazione per la mancata comprensione da parte del suo governo delle esigenze e richieste provenienti dalle comunità non urbane. Questo lo racconta John Doaw, presidente dall'associazione degli agricoltori del Devon, che ricorda come una volta disse alla Regina: "Non credo che Tony Blair capisca i problemi degli agricoltori". E lei rispose: "Lo so, glielo dico ogni settimana quando ci incontriamo".
Ma soprattutto, spiegano ancora persone vicine alla regina, Elisabetta "è rimasta irritata e frustrata dai cambiamenti gratuiti", un riferimento alle riforme attuate in questi dieci anni che hanno intaccato alcune fondamenta della tradizione britannica, come la Riforma della Camera dei Lord. Ma alla sovrana non sarebbe piaciuto neanche il fatto che Blair abbia diviso la nazione, mettendo al bando la caccia alla volpe.
Il Telegraph cita anche i pareri di alcuni amici della regina, secondo i quali Blair potrebbe non seguire l'esempio di alcuni suoi predecessori come Winston Churchill e Harold Wilson, con una cena in onore della sovrana al momento in cui lascerà l'incarico, alla fine di giugno. Del resto, ricordano ancora gli insider della Corte, è noto che durante la tradizionale visita annuale di Tony e Cherie Blair alla regina ed al principe Filippo nella loro residenza a Balmoral, le due coppie hanno avuto sempre ben poco da dirsi, per mancanza di interessi comuni.
Nonostante il suo ruolo estraneo alla politica - conclude il domenicale britannico - è comunque inevitabile che l'81enne Elisabetta, che in 55 anni di regno ha lavorato con dieci premier, non abbia avuto relazioni amichevoli con tutti i capi del governo. Ad esempio nel 1986 le fonti della corte rivelarono che Elisabetta considerava la lady di ferro Margaret Thatcher insensibile, fautrice dello scontro e della divisione sociale.
(27 maggio 2007)
http://www.repubblica.it/2007/05/sez...scontenta.html