Persone, non nello specifico donne o uomini, vale per tutte. Ti capita di conoscerne una per caso. Da parte tua non lasci intendere nulla che possa portare a qualcosa di piu` di una blanda conoscenza, roba che se la vedi per strada la saluti, ci fai due chiacchiere e te ne dimentichi fino alla volta dopo. Le persone che vedi tutti i giorni, no? Sai a malapena chi siano, se le incroci parli del piu` e del meno e morta li`, non ti cambiano di una virgola la giornata ed e` cosi` anche per loro.
Ogni tanto una di queste mostra piu` interesse delle altre. Ti vede volentieri, ti parla volentieri, ti frequenterebbe volentieri. Tu pero` non ne vuoi sapere. Non hai voglia | tempo | testa | interesse a stringere una nuova amicizia. Spiattellarglielo a chiare lettere pare scortese, del resto non han mica chiesto di diventare la tua ombra. Cosi` inizi a tenerle a distanza, quando le incroci non entri mai in argomenti troppo profondi e personali e non ti interessi ai loro. Porti il discorso su piani generici, divaghi come meglio non sapresti fare, e con alcune funziona. Capiscono l'antifona e si mantengono al di fuori della tua sfera privata, oppure migrano verso altri lidi.
Con altre no. Tenerle a debita distanza sortisce l'effetto diametralmente opposto. Inizi ad evitarle ed iniziano ad accollarsi. Cambi marciapiede e loro ti seguono. Cambi argomento e loro tornano su quello. Iniziano a farsi una montagna di fatti tuoi e si chiedono com'e` che con loro sei cosi` chiuso e distante. La cosa va avanti per un po', fino a che ti contattano in privato per approfondire la conoscenza. Prima che la situazione degeneri prendi provvedimenti: molto cortesemente gli fai capire [o almeno ci provi] che a te non sta bene, preferiresti mantenere la conoscenza cosi` com'e` senza sconfinare su un piano piu` intimo. Anche qui, con alcune funziona.
Con altre no. Iniziano a farsi masturbazioni mentali da far invidia a un kant in acido, e ne concludono che se le tieni a distanza e` per un solo motivo: e` perche` sei timido! In realta` le vorresti conoscere molto volentieri, ma non te la senti di fare il primo passo. E` l'inizio di un vorticoso giro dell'oca da cui non e` mai facile uscire: piu` le tieni fuori dai tuoi confini e piu` tentano di varcarli. A quel punto non ti resta che chiarire il tutto con fermezza: tu hai le idee ben chiare sulla cosa e col maggior tatto di cui sei capace gliela esponi una volta per tutte. Anche rigidamente, con tono duro, se necessario. Con alcune funziona.
Con altre no. Ricominciano coi segoni mentali e non capiscono perche` le tratti cosi`. Dopotutto, che ti hanno fatto? E tu, di cosa hai paura? In fondo non cercano altro che un po' di compagnia, mica ti stan chiedendo chissa` cosa. Sei davvero cosi` prezioso da permetterti di rifiutare una sana amicizia come la loro? Sei davvero cosi` presuntuoso da pensare di non aver bisogno di loro? Suvvia. La loro diventa una missione, una ragione di vita: entreranno nella tua sfera privata, che tu lo voglia o no. Perche` tu non lo sai, ancora non te rendi conto, ma hai _bisogno_ di loro, e` solo che non l'hai ancora capito. Devi ancora accettarlo, e loro faranno di tutto perche` questo avvenga. Di tutto. Tu le implori in ginocchio di lasciarti perdere, oppure le minacci. Con alcune funziona.
Con altre no. Inizia una vera e propria persecuzione: ti cercano in ogni momento della giornata, ti chiamano, ti scrivono, prendono informazioni su di te, vogliono sapere anche quando vai al cesso e cos'hai mangiato a colazione. D'altra parte non fanno nulla di male: e` per te. E` a te che pensano, e` a te che dedicano ogni loro minuto libero. E tu invece di ringraziare per le attenzioni, che fai, le mandi a cagare? Ma che razza di asociale sei? No no no, cosi` non va: TU diventerai loro amico, TU riceverai le loro attenzioni, TU accetterai la loro compagnia, ti piaccia o meno. Perche` sei una persona bisognosa di aiuto e non l'hai ancora realizzato. Inizi a trattarle male, ma male male, meno del tuo zerbino. Con alcune funziona.
Con altre no. Da una ragione di vita diventi un'ossessione. Le telefonate in piena notte, al lavoro quando sei nella cacca fino al collo, durante le riunioni coi clienti [che tendenzialmente iniziano con NON STACCARE ASCOLT..]. Le lettere chilometriche, mai lette e puntualmente cestinate. Le scenate in pubblica piazza, nei casi peggiori.
Col tempo realizzi che l'unica soluzione non e` sbatter loro la porta in faccia, ma ignorarle. Non rispondere mai, mettere giu` il telefono quando senti la loro voce, togliere il saluto quando le incroci. Ai loro occhi appari come un scorbutico eremita ed esiste una discreta probabilita` che inizino a parlare male di te. Ma la cosa non ti tange, l'essenziale e` riuscire a liberartene.
Esiste uno psicologo, un sociologo, un tuttologo, un uomo della strada o un semplice cazzaro che riesca a dare una spiegazione a tutto cio`?