Oggi pomeriggio ero in negozio tranquillo tranquillo (per modo di dire, stavo lavorando a dei testi da uniformare, ma non è inerente per l'episodio che vado a narrare), quando ecco che si apre la porta, mi giro... e c'è Elvis Priesley
Vi giuro che non so cosa mi ha trattenuto da ridergli in faccia o da dirgli una cosa del tipo
"Naaaaaaa... ma te sei Elvis.... Costello!", però ripensandoci si sarebbe potuto avvilire....
Insomma, è entrato, il sommo Elvis, per chiedermi se ho un portatile usato, e no, non ce l'ho.
Sfiga vuole che in negozio, il mio capo fissato con gli USA, abbia portato una di quelle targhe per vie, verde e bianca... e indovinate cosa c'è scritto? "ELVIS PRIESLEY BOULEVARD".
Allora ha indicato la targa, e poi ridacchiando si è indicato, farfugliando qualcosa tipo "vado a Memphis".....
Abbigliamento:
Occhiale da sole alla Elvis;
Giubbotto alla Elvis (con 35 gradi non è proprio il massimo)
Camicia piena di spilline e foto di Elvis (e intendo piena)
Pantaloni blu tinta unita, con righine verticali sul tessuto (immagino cotone pesante)
Stivaletti alla elvis
Chitarra a tracolla in custodia con scritto ELVIS
Acconciatura:
Capelli color carota scura impomatati all'inverosimile, pettinati... indovinate come? Alla Elvis.
Basettone alla Elvis.
Che poi diciamocelo, a me Elvis mi ha sempre fatto schifo, non so perché viene emulato da molti e considerato un mito da altri... :berto: