Dunque, prima c’è stata la faccenda Visco-Speciale, una stupidaggine liquidabile in un quarto d’ora che nel paese dei campanelli è invece diventata oggetto di una votazione in Senato, dopo essere stata ai vertici dei notiziari televisivi e degli articoli di giornale per almeno una settimana.
Non ancora spenta questa faccenda, ecco la riproposizione delle famose telefonate tra Consorte e i vertici DS, e anche qui giù titoli di giornali e telegiornali e la sinistra così e la sinistra colà, ovviamente con la stampa e le TV berlusconiane a capeggiare la danza.
Adesso capita che si stia quasi concludendo l’inchiesta che vede coinvolti i famosi furbetti del quartierino e che da un lato vede coinvolti a vario titolo il finanziere Fiorani, il leghista Calderoli e alcuni istituti bancari vicini alla Lega e a FI.
Contestualmente anche Stefano Ricucci pare abbia fatto delle rivelazioni sugli aiuti a lui forniti da Berlusconi e Letta nel tentativo di scalata a RCS.
Curiosamente, su queste faccenduole non mi pare di vedere lo stesso clamore mediatico sollevato dalle vicende che hanno riguardato la sinistra.
Strano, considerato che secondo qualcuno i mezzi di informazione sono per l’85% in mano alla sinistra…
Anzi, le prese di posizione del cdx appaiono venate da un’ipocrisia da commedia comica, se non fosse che solo una settimana fa tutto ciò che gli stessi avevano riversato sul csx appariva come “ecco, ed è giusto che si sappia” .
Agevolo articolo di Repubblica in relazione a quanto appena sopra:
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Ricucci, Berlusconi accusa
"Su me e Letta solo sciocchezze"
ROMA - "Il Corriere della Sera, La Stampa e la Repubblica, a forza di esercitarsi nel gossip, dopo aver invaso il campo riservato alle riviste specializzate si spingono ormai fino alla spazzatura". Così Silvio Berlusconi protesta per quanto è stato pubblicato oggi sulla vicenda Ricucci-Rcs.
"Per me e per il mio amico e collaboratore Gianni Letta - prosegue Berlusconi - mi sento di dare soltanto questa risposta: 'Sciocchezze, solo sciocchezze'. Saranno i legali - annuncia quindi l'ex premier - ad occuparsi di chi maliziosamente cerca di travestire il nulla assoluto come fosse una notizia, la cui pubblicazione comunque è vietata per legge". Berlusconi conclude con una considerazione di carattere generale. "C'è un grave rischio - osserva - che minaccia ormai da troppi anni la vita civile in Italia: questo malvagio circuito di veleni, questo perverso intreccio tra certa magistratura e certi settori della grande stampa che tanto male ha già provocato (io lo so per esperienza diretta) e altro potrà provocare. Abbiamo il dovere di fermare questo degrado: nel Parlamento sovrano, con l'accordo di tutti, nell'interesse degli italiani e dell'Italia".
E Gianfranco Fini commenta: "La divulgazione, dopo due anni, delle dichiarazioni di Ricucci rende sempre più lecito domandarci il perché si sia aperta una stagione di veleni, calunnie, falsità che colpisce a 360 gradi il sistema Italia, gettando nel tritacarne mediatico personalità come Francesco Gaetano Caltagirone che rappresentano una imprenditoria credibile e competitiva". "Non amiamo dietrologie, le teorie dei complotti - dice il presidente di An - ma ci sembra indubbio che l'Italia è in una situazione che non avvantaggia se non chi persegue interessi in conflitto con quelli nazionali".
E Casini, chiamato in causa da Ricucci anche in qualità di genero di Caltagirone, viene difeso anche dall'ex compagno di partito Follini. "Sono lontano più di qualche metro dalle sue posizioni -afferma- ma lo conosco abbastanza bene da escludere nettamente che abbia avuto un ruolo in queste vicende. Il ritratto che ne fa Ricucci è decisamente inverosimile".
(17 giugno 2007)
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Nel mentre, si annunciano marce su Roma, scioperi fiscali, rivoluzioni, e chi più ne ha più ne metta.
L’estate sarà calda, e non è questione di temperatura.