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Discussione: che ridere...

  1. #1

    che ridere...


  2. #2


    come fare gli scongiuri
    Tremal-Naik
    ******************************
    passa a LINUX
    **********
    la religione e' il freno che impedisce al povero di ammazzare il ricco

  3. #3
    Moderatore di Windows e software L'avatar di darkkik
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    Re: che ridere...

    Originariamente inviato da civuolepazienza


    stanno superando ogni limite...
    No quello di velocità non possono superarlo...è peccato.
    I can see much clearer now, I'm blind.
    Io fui già quel che voi siete, Quel ch'io son voi anco sarete.
    Remember that death is not the end, but only a transition
    All that we learn this time is carried beyond this life.

  4. #4
    El rumbero
    Guest
    spiegate ad uno che a lavoro non riesce ad accedere al link? :master:

  5. #5
    Utente di HTML.it L'avatar di Uanne
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    me la vedo la famigliola che si sta apprestando a partire per le vacanze recitare un lungo rosario prima di imboccare la salerno reggio calabria
    A me mi dà la carica, agli italiani gli dà la carica

  6. #6
    Utente di HTML.it L'avatar di Uanne
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    Originariamente inviato da El rumbero
    spiegate ad uno che a lavoro non riesce ad accedere al link? :master:
    Arriva il codice della Strada del Vaticano. Non è uno scherzo, ma quanto ha appena fatto il Consiglio Pontificio per la Pastorale dei migranti e gli itineranti: un importante - e per certi versi storico - documento dedicato proprio al popolo della strada, diviso in quattro categorie: viaggiatori, prostitute, bambini senza famiglia e barboni.

    L'iniziativa è molto seria e non a caso è stata presentata direttamente da dal cardinale Raffaele Martino, Presidente del Consiglio per i migranti, e da monsignor Agostino Marchetto, segretario dello stesso organismo.

    Motivo? Il fenomeno del malcostume su strada preoccupa davvero la Chiesa cattolica che assiste ogni giorno all'aumento di una categoria di peccatori sempre più incalliti e allo stesso tempo inconsapevoli: gli automobilisti, i motociclisti, gli adolescenti a bordo di ciclomotori e city-car. "Persone - come spiegano al Vaticano - che hanno ormai trasformato le strade del mondo in un palcoscenico di prepotenza, violenza, egoismo, omicidi, bestemmie".

    Ma cosa contiene questa specie di codice della strada cattolico? Nel primo capitolo - quello dei viaggiatori - la Santa Sede stila una sorta di scuola-guida spirituale.
    "Il ricorso ai nostri intercessori celesti - si legge nel manualetto di 58 pagine - non deve far dimenticare l'importanza del segno della croce, fatto prima di iniziare un viaggio". Ma anche recitare il rosario tutti insieme, durante le lunghe percorrenze, servirà a "sentirsi immersi nella presenza di Dio, a rimanere sotto la sua protezione".

    Il Codice spiega che c'è bisogno di "protezione divina". E su questo è difficile dargli torto: il Vaticano sottolinea che nel solo 2000 sono morte 1 milione e 260 mila persone, in incidenti stradali di cui il 90 per cento dovuto ad "errore umano". Senza considerare che la situazione in Italia è una delle peggiori in Europa...

    I veicoli , ammonisce la Santa Sede, "anzichè servire in modo prudente ed etico per la convivenza, la solidarietà e il servizio degli altri", sono spesso trasformati in strumento di "abuso", di "dominio"sugli altri. di sfoggio di potere e denaro. "I comportamenti poco equilibrati variano a seconda delle persone e delle circostanze: mancanza di cortesia, gestacci, imprecazioni, bestemmie, perdita del senso di responsabilità, violazioni deliberate del codice della strada", spiega il codice vaticano.

    "Vi sono altresì i casi di guida senza abilità fisica o capacità mentale, per l'abuso di alcool e di altri stimolanti o droghe, per stati di spossatezza o sonnolenza", aggiunge. "Vi è il pericolo derivante dalle minimacchine (citycar) affidate a giovanissimi e adulti privi di patente, e quello dell'uso spericolato dei ciclomotori e delle moto".

    La Chiesa in tutti i casi non si limita solo a dare una guida di comportamenti: sono anni che è impegnata direttamente nell'educazione stradale, attraverso cappelle lungo le autostrade, con preti negli autogrill e nei luoghi di sosta, sacerdoti ai raduni automobilistici e motociclistici. E ora lancia anche un severo monito alle autorità dello Stato a fare di più per prevenire gli incidenti e le inciviltà della strada. Ricordando a chi guida il comandamento basilare del decalogo: "non uccidere".

    "Non si può non essere d'accordo con il Vaticano sull'invito a un comportamento più corretto degli automobilisti. La sicurezza stradale si fonda anche su questo e noi come costruttori abbiamo fatto molto in tema di sicurezza dei veicoli". Lo afferma Gianni Filipponi, segretario generale dell'Unrae (l'associazione che rappresenta le case automobilistiche estere operanti in Italia), a proposito dei precetti stabiliti dal Vaticano per gli automobilisti che vogliono essere in pace con la coscienza.
    "In Italia si è fatto sinora molto poco per le condizioni di strade e autostrade che sono un'altra componente delle sicurezza stradale - continua Filipponi - e non si è fatto abbastanza anche sul fronte di promuovere una maggiore etica tra gli automobilisti. Sul fronte della sicurezza delle vetture i costruttori hanno invece fatto grossi investimenti, sia per competitività sia per il rispetto delle norme internazionali stabilite in materia e i risultati si vedono, basti pensare allo spaventoso incidente in cui è stato coinvolto Robert Kubica nell'ultimo Gp del Canada di Formula uno da cui è uscito praticamente indenne".
    e non ridere
    A me mi dà la carica, agli italiani gli dà la carica

  7. #7
    Utente di HTML.it
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    0
    old
    ATTENZIONE

    Non sono piu' presente sul forum. Ma potrei tornare a rompere le balle all'improvviso per poi sparire di nuovo.

  8. #8

  9. #9
    El rumbero
    Guest
    sarà OLD, ma io

  10. #10
    ma nooooooooooooooooooooooooooo, pure sul codice della strada devono metterci lo zampino quei maledetti preti, e poi chi è che farà il segno della crocie prima di partire, forse neanche i cattolici lo faranno, ne son certo.

    comunque è il momento di fermare e far restare al proprio posto questi religiosi, se continuano così, faranno politica e diventeranno pure presidenti del consiglio.

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