Io sono stato un "rifondarolo", dalla parte dei più deboli, per una politica più moderna, attenzione all'ambiente, ai bambini, al lavoro. Me ne sono andato tanti anni fa sbattendo la porta perchè mi trovavo in casa dei dinosauri. Fin da bambino ho sempre avuto un grande rispetto per i sindacati e le loro lotte a favore delle famiglie, degli operai, per un lavoro che tenga in considerazione le persone e la loro vita.
Tempo fa ho incontrato un vecchio "compagno" e mi sono reso conto che la sinistra massimalista ed il sindacato sono diventati delle lobbies che divendono privilegi ed interessi privati.
In questa storia dello scalone delle pensioni, si sta parlando di lavorare 3 anni in più mica 30, per favorire chi è giovane, chi è provvisorio, chi è instabile. Mi domando sempre ma tra l'operaio o l'impiegato assunto presso una grande azienda, cinquantenne, con i suoi diritti acquisiti (la pensione, la malattia, le ferie, la tredicesima, la quattordicesima etc etc) e il rappresentante di aspirapolveri, o il promotore finanziario di 30 anni a provvigione, senza garanzie, senza nulla chi è il più debole? Noi, che siamo di sinistra non dovremmo difendere chi è più debole? perchè tu cinquantenne, prossimo alla pensione, non rinunci ad un pezzettino delle tue fortune per aiutare tuo figlio? perchè difendi strenuamente dei privilegi che non sono più sopportabili? non è una forma di egoismo sociale?
ieri sul corriere Ichino diceva che noi giovani dovremmo scendere in piazza per protestare, ed ha ragione. Ed infine che rappresentatività ha un sindacato che conta nella maggior parte dei suoi iscritti pensionati? quale mondo del lavoro rappresenta? ed a me piccolo imprenditore chi mi rappresenta? Spero che il prode Prodi si ribelli e faccia di testa sua e fanculo tutto il resto, semplicemente questa sinistra snaturata, persa, con una identità vecchia e decontestualizzata sta li a battere cassa, non ha il concetto di investimento, ma mira subito ad incassare... mi sento molto deluso... cazzarola.