E' meglio troncare un rapporto di amicizia quando questo diventa invivibile o insostenibile?
Vi avevo parlato qualche giorno fa di quel mio amico su msn, che mi aveva assillato di messaggi in un periodo in cui avevo parecchio da lavorare, ed io avevo sempre risposto gentilmente, anche se non avevo neppure il tempo di respirare, e poi quando invece era toccato a lui un periodo simile al mio, ed io avevo provato a contattarlo, mi aveva risposto in modo sgarbato ed arrogante.
Tutta questa settimana è stata così, lui sempre molto scorbutico, per cui io sinceramente non avevo neanche voglia di farmi sentire. Ieri pomeriggio improvvisamente comincia a bombardarmi di messaggi su msn, e cosa fai, e cosa non fai, battutine, frizzi lazzi ecc, al che cominciano un po' a girarmi, perchè dico "Ma che cavolo, mi hai trattata male tutta la settimana, e adesso di botto ti metti a fare il simpaticone?!". Glielo faccio notare, e lui risponde: "no invece sei tu che dovresti capire che quando posso scriverti lo faccio volentieri mentre quando non posso, non posso e basta senza le tue seghe mentali su cosa ho e cosa non ho". Non so voi, ma io sono abituata che se una persona la sento sempre, e questa improvvisamente comincia a farsi sentire pochissimo e a monosillabi, beh mi domando cosa sia successo, se se la sia presa per qualcosa! Vabbè, chiuso il discorso, sapevo che domenica doveva andare ad un torneo, perchè me l'aveva detto milioni di volte, e pareva ci tenesse parecchio. Gli chiedo se va, e mi risponde di no. Sconcertata, gli chiedo come mai, e lui "mi ma farti meno i fatti miei? uno non può cambiare idea? sempre uguale non cambi mai ma qui ma lì uff poi non devo dirti che mi sento assillato". Senza parole.
Poi LUI mi dice che ci saremmo sentiti alla sera via sms, passano le ore e non si fa sentire. Ad un certo punto gli scrivo per sapere se sta dormendo, e lui mi dice che è a casa che studia. Vabbè. Allora gli faccio presente che il suo comportamento strano mi ferisce un po', e mi mette di cattivo umore. Lui risponde dicendo che non devo dipendere da lui, che devo darmi una regolata, che non lo devo minacciare (!!?), che sentirsi non deve essere un cartellino da timbrare, che lo sto angosciando. A quel punto mi sono veramente incazzata, perchè io mi ero semplicemente preoccupata per lui e per il suo strano atteggiamento, e di certo non dipendo da lui in niente, dato che è SOLO ed ESCLUSIVAMENTE un amico e abita a centinaia di km di distanza. Così gli ho detto che mi sono rotta delle sue risposte da stronzo arrogante ed era meglio che non ci sentissimo più. Lui mi ha risposto "Il dado è tratto" e morta lì.
Oggi un po' mi dispiace che un'amicizia sia finita così (ed era davvero una bella amicizia all'inizio, mi son confidata con lui di cose che non ho mai detto a nessun'altro), non sono tipo da prendere certe decisioni a cuor leggero, ma a mio avviso la situazione era ormai invivibile. Se si è amici veri ci si sente con piacere, se non ci sente più con piacere non si è più amici veri.
Voi che ne pensate? Che avreste fatto al mio posto?