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Discussione: stipendi all'est

  1. #1
    Utente di HTML.it
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    stipendi all'est

    Secondo voi i dati di questo articolo sono reali?
    http://www.repubblica.it/2007/07/mot...a-citycar.html

    Oppure hanno riportato delle cifre un po' troppo basse?

  2. #2
    Non riesco a capire una cosa: gli stipendi sono da fame oppure no?

    City car, tutte costruite in Europa dell'Est
    ma chi le fabbrica ha stipendi da fame
    Questi stipendi, nei rispettivi paesi, sono dignitosi. Anzi: le cifre che riportiamo in questa inchiesta rappresentano solo la base del salario (che poi cresce un po' con gli straordinari e con il lavoro notturno)
    Complimenti al giornalista.....
    The more the state 'plans' the more difficult planning becomes for the individual.
    Sto nella Pampa

  3. #3
    Utente di HTML.it
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    Originariamente inviato da vificunero
    Non riesco a capire una cosa: gli stipendi sono da fame oppure no?





    Complimenti al giornalista.....

    Proprio il fatto che l'articolo sia così confuso mi fa pensare che quelle cifre siano corrette verso il basso.

  4. #4
    Originariamente inviato da vificunero
    Non riesco a capire una cosa: gli stipendi sono da fame oppure no?
    Basta leggere tutto:
    "le nostre fabbriche non sono in Cina, fuori dal mondo. Noi siamo collegati a Internet, vediamo i vostri programmi televisivi e in mezza giornata di macchina possiamo arrivare nei paesi europei più ricchi. Ma con i nostri salari siamo tagliati fuori da tutto. E questo condurrà inevitabilmente a forti tensioni sociali".

    Tensioni che portano - come già successo in molte fabbriche automobilistiche dei Paesi dell'Est a una richiesta semplice ma - per certi versi - pazzesca: raddoppiare la paga degli operai. Una cosa che ovviamente potrebbe destabilizzare i conti economici di molte aziende ma che vede lavoratori e sindacati molto compatti. Non va dimenticato che, anche a loro, scorrono continuamente sotto gli occhi le immagini dei successi commerciali, dei fatturati record e dei trionfi di queste macchinine sulla scena internazionale.

    Insomma, un cinese che lavora nella fabbrica della Apple e che per l'equivalente di 40 euro al mese fabbrica gli iPod alla fine sta meglio di un polacco che lavora alla linea di montaggio della Fiat 500 o di uno Slovacco che fa i turni alla fabbrica Toyota-Peugeot-Citroen: per il cinese non ci sono possibili confronti di salari con Paesi confinanti. Il suo stipendio ha un solo raffronto: quello con i suoi cittadini.

    Ma c'è dell'altro: in Slovacchia, Polonia e in tutti i Paesi dell'Est, invece, le modernissime city car sono regolarmente a listino, anche se ovviamente a prezzi impossibili per i poveri operai. I calcoli sono impressionanti: il costo di una 500 equivale a due anni e mezzo di lavoro di un operaio che la costruisce, quello di una Toyota Aygò a più di tre e via via per le altre.


    Non ci vuole molto a capire il concetto, eh. Non sono da fame nel senso che quell'operaio può mangiare regolarmente, avere un tetto sulla testa e un minimo di previdenza sociale. Ma rispetto a gente che vive magari a 100 km. da lui, in un'Europa che si vorrebbe comune, è un poveraccio, peggio di un lavavetri ai semafori in Italia. E i manager che sono glorificati in Occidente per le loro "brillanti strategie" di rilancio del settore dell'auto, per questa gente che non potrà mai permettersi di comprare quello che produce sono un pugno in un occhio. Il sistema così com'è non potrà reggere a lungo, ci vuole poco a capirlo. Ma per le imprese di oggi, il cui obiettivo sembra sempre e soltanto quello di massimizzare il profitto nel breve periodo, "programmazione" sembra una parola sconosciuta.
    [supersaibal]Una volta qui c'era il bar Mario
    L'han tirato giù tanti anni fa
    E i vecchi, i vecchi, i vecchi i vecchi
    sono ancora lì che dicono che senza non si fa

    [/supersaibal]

  5. #5
    Originariamente inviato da jsmoran
    Basta leggere tutto:
    "le nostre fabbriche non sono in Cina, fuori dal mondo. Noi siamo collegati a Internet, vediamo i vostri programmi televisivi e in mezza giornata di macchina possiamo arrivare nei paesi europei più ricchi. Ma con i nostri salari siamo tagliati fuori da tutto. E questo condurrà inevitabilmente a forti tensioni sociali".
    [...]
    Per cortesia eh, mi pare normale che ci siano delle differenze di reddito tra Polonia e Francia o Italia. Cavolo che scoperta! Che scoperta c'è differenza di reddito tra un Norvegese un Italiano! C'è differenza di reddito tra gli svizzeri e gli italiani! Ma gli italiani confinano con gli svizzeri, paura rivolte sociali! E che scoperta che un operaio polacco deve lavorare più mesi di un italiano per comprarsi lo stesso bene. Roba da matti, sfruttamento, aiuto, aziende cattive. La realtà è che l'industria dell'auto è parte fondamentale della crescita economica e del benessere dei paesi dell'europa centrale ed orientale (una cosa decisamente tangibile, tanto che tra poco il sud Italia sarà addirittura superato da paesi ex-comunisti) e gli investimenti vengono fatti anche perchè le fabbriche lavorano bene, sono produttive.
    The more the state 'plans' the more difficult planning becomes for the individual.
    Sto nella Pampa

  6. #6
    Vifino bello, questo lo sappiamo, e sappiamo che ci sono due vie per risolvere il problema:
    1) le imprese aumentano gradualmente i salari all'Est, rassegnandosi via via a margini di profitto minori (compensati peraltro nel lungo termine dalla possibilità di vendere i loro prodotti anche ai loro stessi operai che prima non se li potevano permettere)
    2) le imprese inizieranno a lamentarsi che non c'è più produttività e che i sindacati con le loro richieste assurde bloccano la competitività delle aziende: prendono baracca e burattini e spostano gli stabilimenti nel prossimo paese dove i salari sono ancora più bassi e dove possibilmente c'è qualche bel regime militare che impedisce sindacati, contrattazioni collettive e altre cose del genere (vedo bene la Bielorussia, da questo punto di vista).

    Secondo te quale alternativa è più probabile? Io vorrei che fosse la 1), ma con la mentalità corrente (non solo nel settore automobilistico, beninteso) temo proprio che sarà la 2).
    [supersaibal]Una volta qui c'era il bar Mario
    L'han tirato giù tanti anni fa
    E i vecchi, i vecchi, i vecchi i vecchi
    sono ancora lì che dicono che senza non si fa

    [/supersaibal]

  7. #7
    Utente di HTML.it
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    A me pare moooolto strano che un operaio sloveno guadagni solo 166 euro.
    La Slovenia non mi pare molto distante dal "benessere" italiano.

  8. #8
    Originariamente inviato da jsmoran
    Vifino bello, questo lo sappiamo, e sappiamo che ci sono due vie per risolvere il problema:
    1) le imprese aumentano gradualmente i salari all'Est, rassegnandosi via via a margini di profitto minori (compensati peraltro nel lungo termine dalla possibilità di vendere i loro prodotti anche ai loro stessi operai che prima non se li potevano permettere)
    2) le imprese inizieranno a lamentarsi che non c'è più produttività e che i sindacati con le loro richieste assurde bloccano la competitività delle aziende: prendono baracca e burattini e spostano gli stabilimenti nel prossimo paese dove i salari sono ancora più bassi e dove possibilmente c'è qualche bel regime militare che impedisce sindacati, contrattazioni collettive e altre cose del genere (vedo bene la Bielorussia, da questo punto di vista).

    Secondo te quale alternativa è più probabile? Io vorrei che fosse la 1), ma con la mentalità corrente (non solo nel settore automobilistico, beninteso) temo proprio che sarà la 2).
    In Slovacchia gli operai Volkswagen hanno appena ottenuto un aumento a due cifre negli ultimi mesi.
    The more the state 'plans' the more difficult planning becomes for the individual.
    Sto nella Pampa

  9. #9
    Originariamente inviato da spimi99
    A me pare moooolto strano che un operaio sloveno guadagni solo 166 euro.
    La Slovenia non mi pare molto distante dal "benessere" italiano.
    un operaio sloveno prende sui 750€/mese, ma lo stipendio è in crescita.
    un medico croato viene pagato più che in italia.
    EX Mentecatto - succube della Honda
    Le mie foto|HONDA CLUB ITALIA!|DARTH LEGNANZ!

  10. #10
    Originariamente inviato da vificunero
    Complimenti al giornalista.....
    se estrapoli una frase dal contesto perde o stravolte il proprio significato.

    "Certo, il concetto di "stipendi da fame" è relativo: non è che Fiat, Opel e tutti gli altri colossi industriali europei sfruttino gli operai. Questi stipendi, nei rispettivi paesi, sono dignitosi. Anzi: le cifre che riportiamo in questa inchiesta rappresentano ..."

    come per dire "in un paese dove lo stipendio medio è di 300 euro un polacco della fiat prende 380 è più che dignitoso"...

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