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  1. #1
    Utente bannato
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    un po' di Storia: 19 Luglio 1943, bombe su Roma



    Roma subisce il primo bombardamento

    19 luglio 1943

    A Roma è il "lunedì delle bombe", il primo bombardamento che colpisce la capitale in 1134 giorni di guerra. Il bombardamento ha inizio alle 11,03 e termina alle 13,35 e si svolge in due fasi: dalle 11,03 alle 12,10 sugli scali ferroviari del Littorio e di San Lorenzo come obiettivi primari, dalle 12,12 alle 13,35 sugli aeroporti del Littorio sulla Salaria e di Ciampino sull'Appia. All'attacco ai nodi ferroviari sulla Salaria e a S. Lorenzo sono destinati 4 Gruppi di Fortezze Volanti della Dodicesima Usaaf e 5 Gruppi di Liberator della Nona, più di 300 bombardieri pesanti; una squadriglia del 99° Gruppo mira anche sullo scalo Tiburtino, a Portonaccio. Poco prima di mezzogiorno giungono 3 Gruppi di Marauder e 2 di Mitchell, circa 300 bombardieri medi, che attaccano gli aeroporti del Littorio e di Ciampino. Una flotta aerea di più di 900 velivoli: bombardieri e caccia Lightning, che in poco più di due ore sganciano su Roma 1060 tonnellate di esplosivo, più di 4000 fra bombe e spezzoni incendiari.
    Il quartiere Tiburtino, le zone Prenestina e Latina sono colpite duramente. Le bombe cadono anche sul Centro Studi della Città Universitaria, su alcuni padiglioni ospedalieri del Policlinico, sul cimitero del Verano, su alcune piccole industrie e su una succursale della Fiat. Colpita duramente anche la basilica di San Lorenzo fuori le Mura, unica costruzione storica, religiosa ed artistica di Roma, ad essere semidistrutta. Danneggiata lievemente, invece, la chiesa dell'Immacolata Concezione, la parrocchia del quartiere di San Lorenzo, non colpita da bombe, ma da schegge e pietre per gli spostamenti d'aria.
    Tali danni, se da una parte confermano l'impossibilità di colpire un obiettivo militare e solo quello all'interno di un centro abitato durante un bombardamento aereo, dall'altra testimoniano il particolare riguardo riservato dagli Alleati a Roma, all'operazione "Crosspoint". Scelta di puntatori esperti, di piloti e di navigatori ben riposati, ripetuti briefing per ripassare rotte e bersagli: queste alcune delle misure "privilegiate" adottate per Roma.
    Anche per questo, l'operazione si risolve in un successo completo: gli obiettivi principali, le stazioni ferroviarie e i due aeroporti militari subiscono danni enormi ed irreparabili nel breve tempo.Le vittime sono numerose, così i feriti.
    Nelle relazioni ufficiali degli Alleati la missione "Crosspoint" sarà giudicata "poco interessante perché troppo facile", "too easy". Ed i piloti definiranno il raid su Roma col nome usato per le missioni tranquille, "milk run", la corsa del latte, l'itinerario fatto dal lattaio la mattina per consegnare le bottiglie di porta in porta. Quando infatti alle 11,01 il primo "stick" di bombe si stacca dalla prima formazione nemica, alla quota di "Venti angeli", 20000 piedi d'altezza, la resistenza incontrata dalla difesa contraerea e dai caccia italiani, pur se coraggiosa, dato il numero esiguo di questi ultimi in particolare, è scarsa e comunque inefficace a fermare un simile attacco.
    Cade così il "mito dell'incolumità di Roma", tra la sorpresa e lo sconvolgimento di tutti.

  2. #2
    Utente bannato
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    Quando dovevano bombardare Roma gli americani lanciarono migliaia di volantini che avvisavano del bombardamento, siccome gli americani a differenza degli inglesi erano abituati ad bombardare di giorno e non di notte,la mattina seguente ci fu la prima ondata di bombardamenti e finita questa ondata uscirono in soccorso della popolazione romana i vigili del fuoco e i carabinieri. Ma quando proprio i mezzi di soccorso erano fuori ci fu la seconda ondata di bombardamenti..ed infatti morì anche il comandante dei carabinieri.

  3. #3
    Utente di HTML.it
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    Gli americani in quel periodo sbagliarono spesso la mira...

    Durante la seconda guerra mondiale, intorno alle ore 12 dell'8 settembre 1943, Frascati , sede del comando tedesco del feldmaresciallo Kesselring, fu pesantemente bombardata: 130 Boeing B-17 americani, meglio conosciuti con il nome di Fortezze volanti, sganciarono ben 1300 bombe. Persero la vita circa 500 civili e 200 soldati tedeschi, metà degli edifici andò distrutta e tra questi molti monumenti e ville. La chiesa di San Pietro Apostolo fu quasi completamente rasa al suolo, rimase in piedi solo la facciata. Il corpo della chiesa fu poi ricostruito nel dopoguerra.
    Peccato che il comando tedesco stava a Villa Falconieri, molto fuori la città frascatana

    Ma si sa...la liberazione (e l'importazione della democrazia) non ha prezzo


  4. #4
    un po' di italiano, 19 luglio 2007


    po' va con l'apostrofo.




    Ancora oggi nel mondo succede la stessa cosa, americani, russi, bombardano così.
    Non andare, vai. non restare, stai. non parlare, parlami di te...
    .oO Anticlericale Oo.

  5. #5
    Utente di HTML.it L'avatar di Kavaweb
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    Originariamente inviato da leon4rdo
    Quando dovevano bombardare Roma gli americani lanciarono migliaia di volantini che avvisavano del bombardamento, siccome gli americani a differenza degli inglesi erano abituati ad bombardare di giorno e non di notte,la mattina seguente ci fu la prima ondata di bombardamenti e finita questa ondata uscirono in soccorso della popolazione romana i vigili del fuoco e i carabinieri. Ma quando proprio i mezzi di soccorso erano fuori ci fu la seconda ondata di bombardamenti..ed infatti morì anche il comandante dei carabinieri.
    Allora gli americani sono sempre stati così corretti e gentiluomini..


    L’unica breve relazione ufficiale italiana sul bombardamento parla di 3.000 bombe sganciate, tra quelle di grosso, medio e piccolo calibro, di oltre 2.000 morti e 2.000 feriti.

    In realtà si è accertato successivamente che i morti non furono meno di 3.000 in quel bombardamento ed i feriti tra gli 11.000 e i 12.000.


    edit: secondo wiki i morti furono 617. (?)
    I love Ctrl+Z

  6. #6
    po' di storia: nel 1943 gli Americani erano nostri nemici.

    Non si va molto per il sottile oggi, nel 2007... figurati nei bombardamenti della seconda guerra mondiale...

    Ps. se vuoi un esempio di vera perfidia, vai a leggerti un po' di storia riguardo i bombardamenti nazisti nel nord dell'europa. Ma per dirla tutta... erano un po' tutti quanti perfidi nel conflitto più grande e sanguinoso che ha coinvolto il nostro pianeta...
    «Nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l'ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto» - Michael Jordan

    «Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.» - Gandhi

  7. #7
    Originariamente inviato da Nuvolari2
    po' di storia: nel 1943 gli Americani erano nostri nemici.
    .....
    erano un po' tutti quanti perfidi nel conflitto più grande e sanguinoso che ha coinvolto il nostro pianeta...
    Ah ecco.. iniziavo a pensare di essere l'unico

  8. #8
    Utente di HTML.it L'avatar di wsim
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    Originariamente inviato da Nuvolari2
    1) po' di storia: nel 1943 gli Americani erano nostri nemici.

    2) Ps. se vuoi un esempio di vera perfidia, vai a leggerti un po' di storia riguardo i bombardamenti nazisti nel nord dell'europa.
    1) infatti

    2) Nel 1940 i bombardamenti tedeschi apparivano chissà cosa, ma sono stati quisquilie rispetto ai bombardamenti alleati sulla Germania e sull'Europa occupata dal '40 al '45...


    D'altra parte tutti i bellingeranti sviluppavano la teoria della distruzione del nemico per mezzo del dominio dell'aria e bombardamento strategico, dottrina elaborata dal generale italiano Douhet...
    me ne sono andato, ma posso sempre riapparire con la grazia e la leggerezza di un B-52 carico di bombe.

  9. #9
    Un esempio su tutti è di certo il famigerato bombardamento e completa distruzione della città di Dresda nel febbraio del 1945 ad opera della RAF e dell' USAF.
    Furono utilizzate bombe incendiarie ad alto potenziale e al fosforo per massimizzare il numero di morti e i danni alle abitazioni.
    20000 inutili morti, oltretutto Dresda non era strategicamente importante nel panorama bellico.

    Un "ottima" applicazione della dottrina del succitato generale...
    "I preti devono essere inascoltati, le loro predicazioni sono favole per bambini che si rifiutano di crescere e ingombrano i cieli di improbabili divinità che offuscano la ragione e lacerano le coscienze anzichè pacificarle con la vita."
    (Salman Rushdie)
    "Il vero potere risiede nelle mani dei detentori dei mass media"
    (Licio Gelli)

  10. #10
    Originariamente inviato da wsim
    1) infatti

    2) Nel 1940 i bombardamenti tedeschi apparivano chissà cosa, ma sono stati quisquilie rispetto ai bombardamenti alleati sulla Germania e sull'Europa occupata dal '40 al '45...


    D'altra parte tutti i bellingeranti sviluppavano la teoria della distruzione del nemico per mezzo del dominio dell'aria e bombardamento strategico, dottrina elaborata dal generale italiano Douhet...
    tutto giusto e lo sottoscrivo.

    Anche e nonostante, io nel punto 2 parlassi di perfidia, e non di potenza distruttiva. Cosa assai diversa.

    In ogni caso vale la frase finale: nel secondo conflitto mondiale, il più imponente e sanguinoso conflitto a cui la Terra abbia assistito, sarebbe puerile pensare che qualcuno si sia comportato in modo più "onesto" degli altri.
    Contava vincere. Pensare che qualcuno potesse avere più scrupoli di altri, durante un bombardamento è quasi ridicolo.
    «Nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l'ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto» - Michael Jordan

    «Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.» - Gandhi

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