Ognuno ha una propria routine mattutina. Io, tra le varie cose, do sempre un occhio ai titoli di Corriere e Repubblica. Ma soprattutto dono particolare attenzione alle gallerie fotografiche di quest'ultima testata.
"Grandissimo artista sublaziale austroungarico di provenienza belga che interpeta il pirandelliano flusso della vita tramite una visione stroboscopica del sentimento sviluppato nella chiave di lettura di T.S. Elliot"
Sgnacchera desnuda. Fotografia senza arte né parte. Seguono venti foto uguali.
"Cos'é il flusso di coscienza? E' un gatto imbevuto di trielina che recita il Faust mentre remixa Hayden in versione happy hardcore. O almeno, così lo interpreta Zimperdick Bungledack, emergente della cultura iperposh true norwegian black mentadent, resosi noto sin dall'adolescenza per lavori come "Gli elettrocarburatori e la mia coscienza (sentimenti contrastanti per la papera condomina)" e "Snegheseriera? Puppa!" "
Ottimo. Vediamo.
Topa svestita. In bianco e nero. Duemila foto a seguire.
Va bene, no problem.
"Per fare fotografia non basta essere fotografi. Bisogna essere vita. Bisogna essere albero, città, rurale, urbano, naturale e artificiale. Ciò é quello che traspare dal lavoro di Tarapia Tapioco, eclettico ed unico nel suo genere, grandissimo autore capace di mischiare la fotografia al digitale"
Benissimo.
Figliuole photoshoppate con un effetto a caso. Però hanno dei cappellini in testa.
Notevole, non c'é che dire!
Va bene che la patatina tira, ma proviamo almeno ad essere seri