BERNA - Il "coltellino svizzero" è uno dei vanti del paese d'origine, o almeno uno dei pezzi forti, come orologi e cioccolato, ma ora ragioni di libero mercato rischiano di incrinare questa certezza: i famosi coltellini da tasca potrebbero diventare "made in China". Secondo quanto scrive il «Guardian», a suscitare l'indignazione nazionale è stato l'esercito svizzero che, avendo necessità di una nuova dotazione di 65mila coltellini, ha aperto la gara d'appalto a tutte le compagnie del mondo che li producono, così come richiesto dalle regole dell'Organizzazione mondiale per il commercio (Wto). E la Cina, che da anni produce milioni di copie pirata dell'originale coltellino svizzero sarebbe in pole position per aggiudicarsi il contratto del valore di 1,7 milioni di franchi, pari a circa un milione di euro, seguita da Taiwan e dalla Bulgaria. La questione ha infiammato il sonnolento dibattito estivo nella Confederazione elvetica, con l'estrema destra che chiama in causa l'orgoglio nazionale. «Se i coltelli dell'Esercito non arriveranno più dalla Svizzera - ha denunciato Thomas Fuchs, deputato del Partito del popolo di estrema destra - allora potremmo smettere di produrli del tutto».
http://www.corriere.it/Primo_Piano/C...eri_cina.shtml