E’ una cosa che ormai suona perlomeno strana ma credo che molti, come me, l’hanno vissuta, anche perché si parla di appena una decina di anni fa.
Negli anni 90 gli mp3 manco si sapeva cos’erano e il masterizzatore era status symbol di pochi eletti. Ricordo, ai tempi delle scuole, quelle enormi liste di CD musicali, giochi e programmi, che giravano ad opera degli “eletti” e dei loro scagnozzi, dei quali, dietro pagamento, ti potevano fare delle copie (anche su cassetta). Probabilmente nel 97 rammento di aver pagato 20 o più mila lire per la copia di Encarta 98, una follia ora a pensarci (e già forse allora). C’era gente che faceva parecchi affari in questo modo.
Poi col tempo i prezzi sono scesi e alcuni, più amici, si accontentavano che gli fornissi il disco vergine, che all’epoca costava un po’ più di adesso e non era così diffuso (ma io è un ambito che ho scoperto un po’ tardi).
Ora quelle liste da CD sono diventate di mp3. Però con la diffusione della banda larga non credo che possa esserci un commercio di questo materiale anche perché se tu non hai l’adsl ci sarà pure un tuo conoscente che ce l’ha! Io fino a due o tre anni fa mi facevo ancora le copie su cassetta e anzi, fino ad un annetto fa me le facevo ancora per l’autoradio.
Inutile dire che il fascino, l’emozione di comprarsi un CD è sempre tutta un’altra cosa!
Ricordo anche la novità del lettore CD per i computer, nella prima metà del decennio, sembrava una cosa incredibile avere un gioco su CD, invece di un numero esponenziale di floppy.