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Discussione: Addio a Bruno Trentin

  1. #1
    Moderatore emerito L'avatar di agiaco
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    Addio a Bruno Trentin

    Che grave perdita per il mondo del lavoro e delle istituzioni.
    Da segretario CGIL commise anche degli errori, ma agì sempre con grande rigore morale e nell'interesse esclusivo dei lavoratori e del paese.
    Noi lo ricorderemo all'università con un convegno nella seconda metà di settembre.

    NO MP TECNICI PERCHE' NON NE CAPISCO NULLA, GRAZIE

  2. #2
    Suo padre era un nostro onorato concittadino... La via più importante della mia città è dedicata a lui...

  3. #3
    Moderatore di Off Topic, Kickstarter e XML L'avatar di Sky
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  4. #4
    Utente di HTML.it L'avatar di capsula
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    vaffanculo pensavo fosse uno dei prof di inglese delle mie superiori! VVoVe:
    E' troppo un grande quell'uomo!!! L'unico che spiega inglese in dialetto!

  5. #5
    un caro saluto segretario
    Tremal-Naik
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    passa a LINUX
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    la religione e' il freno che impedisce al povero di ammazzare il ricco

  6. #6
    Che Dio lo prenda in gloria!

  7. #7
    un saluto
    ...a 'sto punto, i Maya sarebbero un sollievo...

  8. #8
    ansa
    -------------------------------
    ROMA - Se ne va, ad un anno esatto dall'incidente che il 23 agosto del 2006 lo aveva costretto al ricovero in gravi condizioni, il leader storico della Cgil, Bruno Trentin.

    Cinquanta anni nel sindacato, Trentin e' stato il protagonista della stagione delle riforme, prima firmando l'intesa che aboliva la scala mobile, poi' l'accordo del 93 sulla politica dei redditi fortemente voluta dall'allora presidente del Consiglio Carlo Azeglio Ciampi. Nella Cgil era entrato nel 1949 e ne era diventato segretario nel 1988 dopo la contrastata leadership di Pizzinato. La guida dell'organizzazione la abbandono' invece nel 1994, passando il testimone a Cofferati: lo fece dopo essere stato riconfermato alla carica dalla Cgil, nonostante le dimissioni presentate dopo aver firmato il sofferto accordo con il governo Amato che mando' in soffitta la scala mobile e blocco' la contrattazione decentrata. Quella non era la linea della Cgil e Trentin firmo' solo per evitare una drammatica crisi di governo.

    Una vita divisa tra politica e sindacato, Trentin aveva militato nel Partito d'azione durante la resistenza e poi nel Pc, come deputato. Carica che lascio' nel 1966, ancor prima che il sindacato stabilisse l'incompatibilita' tra l'attivita' sindacale e le cariche politiche.

    Figlio di Silvio - giurista antifascista che all'avvento di Mussolini emigro' in Francia - Bruno Trentin si laureo' a Padova in giurisprudenza con Norberto Bobbio e poi si specializzo' ad Harvard. Nel 1949 comincio' a lavorare nell'ufficio studi della Cgil e ne diventato' responsabile alla fine degli anni cinquanta. Nel 1962, quando Lama lascio' la segreteria generale della Fiom, la potente categoria dei metalmeccanici, gli successe Trentin che resto' nell'organizzazione fino alla fine degli anni '70 quando passo' invece alla Cgil, di cui divento' segretario generale nel 1988. Resto' alla guida del piu' grande sindacato per cinque anni e sette mesi: anni in cui evito' alla Cgil possibili scissioni dopo il crollo del Muro di Berlino. Nel luglio del '92 si dimise dopo aver firmato il l'accordo con il governo Amato che aboliva la scala mobile. Non era questa la linea della Cgil, ma l'alternativa era una drammatica crisi di governo. Trentin si assunse tutte le responsabilita' nei confronti del governo e nei confronti del sindacato. Firmo e' poi si dimise. Il Consiglio Generale della Cgil, pero', lo riconfermo'. Nel luglio del '93 firmo' poi l'accordo con il governo Ciampi sulla politica dei redditi e gli assetti contrattuali: il suo ''riscatto'' rispetto all'intesa del '92.Nel '94 avvenne il passaggio del testimone a Sergio Cofferati ma Trentin resto' in Cgil come responsabile dell'Ufficio di Programma.

    Il leader storico della Cgil era caduto durante una gita in bicicletta su una ciclabile in Austria, ad una quindicina di chilometri dal confine con l'Italia. Le sue condizioni apparvero subito gravi. La morte e' arrivata oggi per una polmonite legata al grave trauma cranico subito un anno fa. Di lui l'attuale segretario della Cgil, Guglielmo Epifani, ricorda la ''lezione di grande rigore morale, coerenza ed autonomia'' e candida la sua figura a ''punto di riferimento per le nuove generazioni''. La Fiom parla di lui segnalando il ''vuoto incolmabile per il movimento operaio italiano, per la democrazia , per le lotte , per i diritti e la liberta' ''. Commossi anche i leader della Cisl e della Uil: Angeletti lo ricorda come ''uno dei padri del sindacato moderno'' e la Cisl ne ricorda l'azione che ha lasciato il segno ''in una importante stagione di riforme''.
    Tremal-Naik
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    la religione e' il freno che impedisce al povero di ammazzare il ricco

  9. #9
    Originariamente inviato da capsula
    vaffanculo pensavo fosse uno dei prof di inglese delle mie superiori! VVoVe:
    E' troppo un grande quell'uomo!!! L'unico che spiega inglese in dialetto!
    chissenefrega no eh?

  10. #10
    Utente di HTML.it L'avatar di capsula
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    Originariamente inviato da ZuperDani
    chissenefrega no eh?

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