http://www.corriere.it/Primo_Piano/C..._zelanda.shtmlVia Hitler da spot della pizza. Meglio il Papa
Una catena neozelandese lancia i cartelloni pubblicitari
con il Fuhrer. Dopo le polemiche, lo sostituisce con Benedetto XVI
AUCKLAND (NUOVA ZELANDA) - Pensavano di essere ironici, ma si sono attirati le critiche non solo della comunità ebraica neozelandese, ma anche di numerose organizzazioni internazionali. È la vicenda che ha visto come protagonista la catena neozelandese "Hell Pizza"(Pizza Inferno) che ha avuto la brillante idea di reclamizzare le proprie pizze con spot e cartelloni pubblicitari su cui era impressa l'immagine di Hitler. Nella pubblicità compariva l'ex dittatore tedesco che eseguiva il saluto nazista con una fetta di pizza e reclamizzava il prodotto con un abile gioco di parole: «È possibile far credere alle persone che il paradiso sia l'inferno».
PROTESTE - Dopo le prime accese proteste, la "Hell Pizza" ha subito ritirato lo spot pubblicitario e i cartelloni con l'immagine del Fuhrer sostituendo l'imbarazzante testimonial con un personaggio molto apprezzato e amato dalla comunità internazionale, Papa Benedetto XVI. La catena ha inoltre sottolineato che con questa réclame non voleva affatto offendere la sensibilità ebraica, ma cercava solo di ridicolizzare l'immagine di Hitler. «Se qualcuno ride guardando Hitler fare il saluto nazista con una pizza in mano, si toglie tutto il potere alla sua ideologia» ha cercato di giustificarsi Mirk MacGibbon responsabile della discussa campagna pubblicitaria
RECLAME - Tuttavia le polemiche non sono terminate. Molti cittadini neozelandesi hanno trovato di cattivo gusto anche la nuova pubblicità con il Papa. In essa si vede il Sommo Pontefice con un pezzo di pizza in mano che dice: «L'inferno è reale ed eterno». Non è la prima volta che la catena "Hell Pizza" scatena le proteste dei cittadini neozelandesi: negli anni passati infatti ha commercializzato sette diverse pizze che sono state chiamate come i sette peccati capitali. Inoltre per promuovere la vendita della pizza legata al peccato della lussuria, la compagnia spedì ai potenziali acquirenti dei preservativi: «Sicuramente quella fu la più controversa campagna pubblicitaria che noi abbiamo fatto» assicura MacGibbon
Dalla padella alla brace...