La Commissione deciderà se aprire un'inchiesta per aiuti di Stato illegali
Nel mirino in particolare alcune esenzioni Ici previste dalla Finanziaria 2006
Vantaggi fiscali alla Chiesa
Ue chiede informazioni all'Italia
Vantaggi fiscali alla Chiesa
Ue chiede informazioni all'Italia
BRUXELLES - La Commissione Ue chiederà al governo italiano "informazioni supplementari" su "certi vantaggi fiscali delle chiese italiane", ma non ha ancora deciso se aprire un'inchiesta. Lo ha detto Jonathan Todd, il portavoce del commissario alla Concorrenza Neelie Kroes, precisando che, nel caso, si tratterebbe di un'inchiesta per aiuti di Stato illegali. Sarebbe la prima volta che la Chiesa finisce nel mirino dell'antitrust europeo.
"Non abbiamo ancora preso la decisione se aprire o no l'inchiesta", ha detto Todd, rilevando che il governo italiano ha già risposto ad una prima richiesta di notizie. Bruxelles ritiene però necessario un surplus di informazioni, "pertanto le chiederemo in forma scritta o verbale", ha detto Todd, senza precisare quando.
Ad attirare l'attenzione della Commissione sarebbe stata in particolare una norma contenuta nella Finanziaria del 2006, l'ultima del governo Berlusconi, che prevede l'esenzione dall'Ici degli immobili di proprietà della Chiesa adibiti a finalità commerciali. L'esenzione è riconosciuta anche alle altre religioni che hanno un accordo con lo Stato italiano e alle attività no-profit. Bruxelles intenderebbe chiarire inoltre anche le riduzioni di imposta (al 50%) concesse alle imprese commerciali della Chiesa.
Todd ha spiegato che le informazioni sono state chieste dopo le segnalazioni, nel 2006, da parte di soggetti italiani di cui non però ha riferito l'identità. Il portavoce ha sottolineato che, se l'inchiesta dovesse essere avviata, si tratterebbe della prima volta che l'antitrust europeo mette nel suo mirino la Chiesa, anche se in Belgio c'è stato un contenzioso per una questione di Iva e anche in Spagna c'è un'indagine in corso su delle facilitazioni fiscali.