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Discussione: Piccione assassino

  1. #1
    Utente di HTML.it L'avatar di RokStar
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    Piccione assassino

    Ebbene, ne discutevamo alcune settimane fa, anche del fatto che non avessi mai letto di piccioni killer e invece ci siamo (forse).
    E' venuto alla luce qualche giorno fa a firenze. In uomo che era sempre stato in salute, mai un raffreddore, mai una febbre, si è beccato la chlamydia psittacci presumibilmente da un piccione, anche se - a detta della moglie - nella zona in cui vivono non ci sono colonie di piccioni.
    In pratica si è ammalato a marzo, pare lo abbiano curato per la chlamydia (dopo aver brancolato nel buio) e che sia morto per un'infezione contratta all'ospedale, dato che aveva le difese abbassate per le cure all'altra malattia.

    http://it.notizie.yahoo.com/adnkxml/...6a24347_1.html
    http://www.toscanatv.com/leggi_news?idnews=NL073864

    Sto cercando l'articolo che era apparso su la nazione in cui c'erano più dettagli sull'accaduto.
    che ce l'hai tre e cinco? Tre e cinco?!?

  2. #2
    Utente di HTML.it L'avatar di Uanne
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    carnauser ti vogliono
    A me mi dà la carica, agli italiani gli dà la carica

  3. #3
    Utente di HTML.it L'avatar di RokStar
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    Faccio un copiaincolla perché il sito della nazione è lento, comunque poi vi metto anche il link.

    ERA AFFETTO DA ORNITOSI
    Anziano ucciso dal batterio dei piccioni

    Il 74enne era curato da una ventina di giorni all'ospedale di Careggi, dove i medici gli avevano diagnosticato una grave forma di ornitosi, un’infezione derivata da un batterio che si trasmette anche all'uomo dal piccione
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    prec succ

    L'ospedale di Careggi Firenze, 30 agosto 2007 - Aveva 74 anni ma era in piena salute. Mai avuto nulla, nemeno un’influenza. Per questo, quando l’uomo si è ammalato, i primi giorni di marzo, sua moglie non aveva preso troppo sul serio la cosa. Poi la febbre è salita. Sempre di più. L’allarme è suonato quando il termometro ha superato i 40 gradi. L’uomo è stato ricoverato a Careggi, dove i medici hanno immediatamente riscontrato per una forma molto grave di polmonite e pleurite. Il giorno successivo il suo stato si è aggravato. Colpito da uno shock settico è stato intubato e portato in terapia intensiva, dove, imbottito di farmaci, è rimasto in cura per una ventina di giorni.



    Visitato dai massimi specialisti di ogni branca della medicina, nessuno ha saputo, per molti e disperati giorni, trovare un nome all’infezione che stava divorando i polmoni, il fegato e i muscoli dell’uomo che fino a pochi giorni prima era in perfetta slaute. Uno sportivo sempre in bicicletta, un nuotatore provetto. Su di lui vengono provati vari test, analisi batteriologiche di ogni tipo, fatte ricerche delle malattie più rare. E’ l’infettivologo che trova la soluzione. tenta con il test da chlamydia psittaci. E’ positivo. A questo punto i medici sanno cosa combattere: un’ornitosi, ovvero un’infezione grave da chlamydia psittaci, un batterio che si trasmette anche all’uomo dal piccione. Per via aerea, ossia respirando la polvere degli escrementi essiccati che i volatili lasciano qua e là, dai nidi abbandonati che disfacendosi svolazzano, e anche dal piumaggio che persono e che magari è stato a contatto con le feci.



    Ci tiene la moglie Anna, ora che il marito è morto dopo mesi di sofferenze, a denunciare il suo caso. "A chiedere alle autorità sanitarie che si prendano cura della salute dei cittadini. Che allontanino i piccioni. Che gli ambientalisti smettano di fare assurde campagne in difesa dei volatili. Capite che ci attaccano ogni tipo di malattia". Detto così, da lei, è comprensibile anche un eccesso di rabbia. Perché suo marito non era un allevatore di polli né per alcun motivo era stato a contatto con uccelli. ma un uomo normale e sanissimo.
    Anna racconta, e ancora pesa come un macigno la scomparsa di suo marito. A momenti la sua voce trema. Ma è convinta di portare avanti questa battaglia per il bene di tutti.



    "Quella di mio marito è una morte assurda che poteva essere evitata". Scrive lettere la signora Anna. Scrive ai movimenti ecologisti, alla Lipu, agli assessori, perché "si sensibilizzino al problema". "Se questa malattia l’ha presa mio marito vuol dire che si attacca facilmente. Lui era un macigno, me l’hanno detto e ripetuto i medici che lo hanno avuto in cura. Dopo mesi di sofferenze era riuscito anche a sopravvivere alla chlamydia. Ormai si stava rimettendo in forma, faceva riabilitazione. E’ morto il 9 luglio perché ha preso un’altra infezione in ospedale. Stavolta il suo corpo era debilitato e lui non ha avuto scampo".



    "Mi sembra che la malattia sia sottovalutata — continua la signora Anna — Non ci sono colonie di piccioni vicino a casa nostra. Quindi vuol dire che mio marito l’ha presa passeggiando per Firenze. O andando in bicicletta. Ma è possibile una cosa del genere?". Con il test ha individuato la malattia, Francesco Leoncini, direttore della Sod malattie infettive dell’azienda ospedaliero-univeristaria Careggi: "Qui all’ospedale vediamo due o tre casi all’anno. Solitamente si risolvono positivamente con l’uso di antibiotici mirati — dice — Non credo però che si tratti di un problema di salute pubblica. Sicuramente prendere provvedimenti per diminuire il numero dei piccioni può essere utile, anche se non sarà semplice".



    Conosce il caso anche il direttore dell’unità operativa di malattie infettive dell’Asl, Francesco Mazzotta. Dopo la morte dell’uomo in Comune è stato organizzato un vertice per l’igiene e la salute pubblica al quale con Leoncini ha partecipato anche lui. "Sono vari i casi di ornitosi che si sono manifestati in questi ultimi anni: sono stati curati e sono guariti — dice Mazzotta — Si tratta di una malattia acuta che colpisce seriamente gli organi vitali, riconoscibile con un apposito test. Per fortuna non è così vastamente diffusa. Certamente è un bene che vengano prese serie precauzioni, perché trattandosi di malattia infettiva il contagio può fare danni".

    Ilaria Ulivelli
    http://lanazione.quotidiano.net/fire...piccioni.shtml
    che ce l'hai tre e cinco? Tre e cinco?!?

  4. #4
    Sì, uccideteli tutti

  5. #5
    Utente di HTML.it L'avatar di RokStar
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    Originariamente inviato da vortex87
    Sì, uccideteli tutti
    Il fatto è che non è morto di clamidia psittacci, da quella era guarito, è morto in seguito ad un infezione presa in un ospedale.
    Ora, non ricordo i dati esatti, ma mi pare ci siano sui 5000 decessi annui a seguito di infezioni contratte in ospedale... ammazziamo i piccioni o aumentiamo l'efficenza degli ospedali?
    che ce l'hai tre e cinco? Tre e cinco?!?

  6. #6
    Utente di HTML.it L'avatar di wallrider
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    Il piccione ha assunto Taormina come legale













    mosocazzivostri
    RIP Cicciobenzina 9/11/2010

    "Riseminaciceli, i ceci nell'orto"

  7. #7
    Utente di HTML.it
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    sono a favore dello sterminio degli inutili volatili. come funziona la legge sul maltrattamento degli animali? spero non prenda le parti anche di animali infestanti come topi e piccioni, considerando che se mi metto ad ammazzarli io, sul terrazzo di casa, e qualcuno mi vede mi tocca farmi mesi di carcere... per fortuna che da quando ho una colonia di gatti randagi in quartiere, se ne vedono MOLTI meno
    ATTENZIONE

    Non sono piu' presente sul forum. Ma potrei tornare a rompere le balle all'improvviso per poi sparire di nuovo.

  8. #8
    Originariamente inviato da RokStar ammazziamo i piccioni o aumentiamo l'efficenza degli ospedali?
    cioè? mettiamo ogni ospite in una camera sterile e laviamo i dottori che si muovono da una camera all'altra con acido?!
    boundless and bare the lone and level sands stretch far away

  9. #9
    C'è gia il 3d di di valuzza sulla zoofilia

  10. #10
    Un'ospedale non è una camera sterile.

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