Paolo Landi, Adiconsum: “Dura protesta di Adiconsum al ministro Bianchi e al presidente del Consiglio Romano Prodi:
ANNULLARE IL PROVVEDIMENTO!
Ogni anno sono ben 12 milioni gli autoveicoli che vengono revisionati.
Il Ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, accogliendo le richieste degli artigiani ha deciso un aumento del costo della revisione che passa da 25 a 45 euro più Iva: in altre parole, un aumento dell’80% che, alla fine, considerando anche l’Iva, comporta praticamente un raddoppio del costo dell’operazione.
Per Adiconsum, è un provvedimento assurdo e ingiustificato, un segnale sbagliato in un momento di tensione sui prezzi.
Adiconsum chiede pertanto al Presidente del Consiglio, Romano Prodi, di annullare il provvedimento e di riconoscere un aumento sì, ma del 5-6%, pari cioè all’aumento dell’inflazione negli ultimi tre anni, così come è avvenuto per le retribuzioni dei lavoratori dipendenti.
Il fatto che la tariffa sia rimasta ferma per tre anni non può giustificare un aumento dell’80% e soprattutto “due pesi e due misure” rispetto al lavoro dipendente.
Se consideriamo che l’intervento richiede circa mezz’ora, l’aumento riconosciuto dal Ministro quantifica la prestazione professionale a 90 euro l’ora.
Il fatto che siano state rilasciate oltre 5000 concessioni (eccessive rispetto alle esigenze) non può giustificare questo provvedimento del Governo che tra l’altro non prevede alcun controllo sulla qualità degli interventi.