>>Il 6 settembre, alle ore 15, come sempre a piazzale Flaminio qualche
>>decina di immigrati, senegalesi, bengalesi e maghrebini, propongono
>>ai passanti la loro merce: borse, zainetti, occhiali da sole,
>>foulards, oggettini di artigianato, accessori per cellulari...
>>Ore 15,15, alcune decine di loschi figuri appaiono alle uscite
>>della metropolitana, mentre una sessantina di agenti di polizia
>>municipale scendono a passo di carica da Villa Borghese,
>>accerchiando l'"osceno mercato", coadiuvati da oltre venti auto
>>bianche. La "task-force" centrale istituita dal comune per
>>combattere i migranti entra in azione. La razzia scatta. Tutta la
>>merce, per quanche decina di migliaia di euro, viene distrutta nel
>>parapiglia o sequestrata, senza il rilascio di alcun verbale; tutti
>>i venditori (di cui molti aderenti all'associazione di solidarietà
>>mutietnica Yakaar) sono costretti a scappare, alcuni
>>infortunandosi, mentre dieci di loro vengono brutalmente
>>ammanettati, gettati in malo modo nelle auto e portati al comando.
>>L'ordine regna a Roma, i pericolosi criminali sono assicurati alla
>>giustizia e l'amministrazione comunale di centrosinistra può
>>contendere alla destra le pulsioni razziste e perbeniste di buona
>>parte dell'elettorato.
>>Complimenti, Veltroni. Questo è diventata Roma, "la città della
>>tolleranza e dell'accoglienza".
>>La tua elezione a leader del nuovo Partito Democratico (chissà
>>perché democratico) si fa più vicina.
>>Le/gli antirazziste/i ti chiedono indietro il voto che ti hanno
>>dato un anno fa.
>>Per l'Associazione Yakaar,
>>la presidente Valeria Belli


io trovo solo un email di una certa valeria belli, ma suppongo sia una professoressa visto che il dominio è uniroma1

ma io devo rispondere all'autrice di cotanto prodigio comico