Stamattina Bologna era una casino, sono ricominciate le scuole, i viali si riempiono di mammine che accompagnano i pargoli e soprattutto di signori sull'80ina che a casa si annoiano troppo e decidono di mettersi alla guida della loro 127 scassata alle 8.45 quando, dico io, sono in pensione, non potrebbero uscire alle 10 quando ormai tutta la gente è al lavoro e non danno fastidio a nessuno?????
Ordunque i miei bei 10 minuti in agosto per arrivare al lavoro si sono trasformati in quasi mezz'ora. E vabbhè, ero stata previdente e uscita quasi per tempo per cui sono arrivata vicino al luogo di lavoro alle 9.05.
Entro in farmacia perchè dovrei fare una prenotazione cup e davanti ho soltanto uno di quei suddetti vecchietti per cui, penso ingenuamente, me la dovrei cavare con poco.
Il suddetto vecchietto naturalmente non era dotato di tessera sanitaria magnetica per cui il farmacista s'è dovuto ritrascrivere, con la dovuta calma, il codice fiscale al computer per poter procedere con la prenotazione della visita.
Dopo 10 minuti di digitazioni flemmatiche al computer il farmacista proclama un giorno e un'ora, il signore 80enne annuisce e io, ingenuamente, penso "vai tocca a me".. ma il farmacista si dilunga, preme tasti, fa compilare moduli e così scopro che le prenotazioni da fare erano 5/6.. vabbhè, penso, ormai son qui, attendo pazientemente..
Al secondo foglio stampato inizio a vedere una speranza quando il farmacista si mette a chiacchierare con altri clienti della pericolosità dei cani grossi (sparando fuori una marea di luoghi comuni).
Ho buttato un occhio all'orologio: 9.40, porca puttana.
Sono uscita incazzata nera, ho lasciato il farmacista e il vecchietto che chiachieravano allegramente, con 40 minuti di ritardo al lavoro che dovrò recuperare stasera.
E soprattutto senza prenotazione. cazzo.
Domani vado alle 7 e faccio la posta al farmacista che va ad aprire la farmacia....