Già da qualche tempo c'erano cose che nella busta paga non mi tornavano.
Siccome però ero mancato qualche giorno da lavoro per svariati motivi non ci avevodato peso più di tanto.
Nell'ultima busta paga però ci sono segnati 23,5 giorni retribuiti su 26.
Siccome il mese scorso non sono mancato nemmeno un giorno vado dal capo a chiedere chiarimenti, lui mi risponde che non ne sa nulla, di parlarne con il suo socio e con il consulente.
La sera passo in ufficio, ne parlo con il socio e lui mi dice di tornare l'indomani con le altre buste paga per avere un raffronto (il fatto che una copia sia in ufficio era irrilevante suppongo...).
Torno ieri, c'era anche il capo.
Chiama la consulente e poi mi dice che sono segnati quei giorni perchè lui le aveva detto di tenersi intorno agli 800-850€.
Io gli faccio presente che con me aveva preso altri accordi, e poi 800-850 non vuol dire 800, comunque dice alla consulente di farlo passare a 850 da settembre.
Gli faccio presente che questi soldi mancano anche ad agosto e che vorrei sapere come ci saremmo regolati.
Risponde: "Boh?! Al limite te li metto nel tfr, tanto tra un po' col tuo contratto finiamo."
Ora io vorrei sapere se in qualche modo posso tutelarmi ed avere ciò che mi spetta, contando che in questa minchia di ditta non si firma la giornaliera e quindi il conto dei giorni lo tengono loro.
Mapporcozzio!