Mi capita spesso programmando di non essere mai soddisfatto del mio lavoro, una sorta di sindrome da perfezionismo che, giorno dopo giorno, sento crescere dentro di me.
Modestia a parte credo di avere le capacitį per fare quello che faccio e farlo bene, perlomeno questo č ció che traspare a sentire la gente per la quale lavoro e ho lavorato.
Ma non č questo il punto.
Sono arrivato a considerare il copiare ed incollare quasi una specie di blasfemia, ricostruisco funzioni al fine di parametrizzare qualunque cosa, alla ricerca disperata di una meccanica perfetta che mi consenta di avere quello che voglio nel modo piś rapido ed efficente, pronto per eventuali cambi.
Unisco linguaggi, mi complico esponenzialmente la vita ogni volta e cerco la perfezione per assaporare in maniera unica il piacere di avere con una riga di codice quello che altri farebbero in trenta.
Questa peró sento che sta diventando una sorta di malattia, non riesco piś a capire quando č bene fermarsi, quando la velocitį della creazione del prodotto debba essere piś importante della qualitį dello stesso.
Il fatto č che la opera d'arte che hai costruito dietro non la vedrį mai nessuno eccetto te.
Il risultato, visto da fuori, sarį lo stesso sempre per tutti.
Mi piacerebbe sapere se,non necessariamente nello stesso campo, questo accada anche a voi e quali siano le vostre esperienze in merito, magari mi aiuta a tirarmi su dato che rasento la demoralizzazione totale.