Originariamente inviato da agiaco
Oggi esco di casa presto per fare una commissione in tribunale, la mia ragazza rimane a casa per un giorno di ferie. Torno presto (non avevo udienza, solo roba in cancelleria ma a lei non l'avevo detto) e la trovo con la sua amica tutta imbarazzata, non mi fa entrare nel cesso dove stavano insieme (io avevo da pisciare alquanto), esce una, poi l'altra, poi nascondono qualcosa, alla fine sbircio uno di quei cosi di gravidanza casalinghi, e a quel punto vengo in pratica buttato fuori e invitato a tornare dopo un'ora.
Esco, vado dalla mia amica nel suo laboratorio, le dico che sono quasi padre salvo errori, lei mi guarda scettica, dice "informati bene prima comunque per stasera non prendo impegni" (bah...), torno a casa, trovo la mia ragazza sola, la abbraccio, mi abbraccia e mi guarda stupita.
Per farla breve il test era per l'amica e peraltro negativo. Ora, capisco l'assistenza emotiva di un amica, ma perchè pisciare a casa mia? Non poteva andare la mia ragazza a casa sua? Non avrei frainteso.
Così ho la mia ragazza in una stanza che ride a crepapelle, e la mia amica al telefono che ride come una deficiente. :berto: