Ieri leggevo un articolo interessante sul giornale.
Uno studio, presentato al I Seminario internazionale di politiche migratorie a fine settembre, nega che ci siano più delitti a causa dell’immigrazione, o meglio detto, afferma che l’aumento degli immigrati nelle carceri non è dovuto al loro essere immigranti ma bensí al loro sesso e età, indipendentemente dalla provenienza, ripeto.
Questa affermazione, evidentemente è solo uno studio e ce ne vorrebbero altri, smentisce una tesi xenofoba che relaziona immigrazione=delinquenza.
I dati:
Nel mese di dicembre del 2006, la popolazione totale nelle carceri della Catalogna era di 8970 persone, dei quali 5770 erano autoctoni, e 3141 stranieri.
Pero mentre il numero degli autoctoni è cresciuto di 818 persone negli ultimi 7 anni, quello degli stranieri è aumentato di 1918.
Tra la popolazione autoctona che vive in Catalogna, il 51,2% son donne e il 48.8% son uomini. Pero tra gli immigranti si scambiano i termini: 55,2% son uomini e 44,8% son donne. E questo è un dato interessante perchè nelle carceri solo ci va il 7% delle donne.
L’ipotesi dello studio è che se la popolazione autoctona avesse la stessa composizione di quella straniera (55% uomini – 45% donne), ci sarebbero 613 incarcerati di nazionalità spagnola in piú.
E se invece la popolazione straniera avesse la stessa composizione di quella locale (51,2% uomini – 48% donne), ci sarebbero 290 incarcerati stranieri in meno.
Sembra inoltre che il fattore chiave sia comunque l’età.
L’età media in Catalogna è di 41,5 anni, tra gli stranieri l’eta media è di 30,5 anni e il 25% delle persone tra 30-34 anni che vive in Catalogna è straniera.
L’eta media degli incarcerati è di 35,75 anni e il 60% dei rinchiui ha tra 26 e 40 anni.
Qui l’ipotesi è che se la popolazione autoctona avesse la stessa distribuzione per età che la straniera, ci sarebbero 3088 incarcerati in piú.
O al contrario, se al popolazione straniera avesse la stessa distribuzione che la locale, ci sarebbero 1322 incarcerati in meno.
Se in futuro, come sembra, l’immigrazione si baserà più sulla raggruppamento familiare con l’arrivo di mogli e figli, e poco a poco invecchiano quelli che son arrivati prima, il loro peso all’interno della popolazione carceraria diminuirebbe.
Un fattore non analizzato dallo studio, purtroppo, è la situazione socioeconomica dei delinquenti.