Un amico di Perugia mi ha chiesto di divulgare questo gravissimo fatto tenuto nell'ombra dai media nazionali.
Aldo Bianzino e la sua compagna Roberta il 12 ottobre sono stati arrestai con l’accusa di possedere e coltivare alcune piante di marijuana .Le forze dell’ordine si sono presentate in casa di prima mattina Aldo e Roberta sono stati portati via lasciando il figlio di 14 anni solo.
Il giorno dopo vengono portati al carcere di capanne e qui separati, da questo momento Roberta non vedrà più il suo compagno che fino al quel momento era in buone condizioni di salute.
Mentre Roberta viene condotta in cella con altre donne Aldo viene messo inspiegabilmente in isolamento. La mattina seguente, domenica 14 ottobre alle 8:15, la polizia penitenziaria entra nella cella, lo trova agonizzante e poco dopo muore. Da quel momento, la compagna, il figlio e gli amici si sono mossi per fare chiarezza su questa ingiusta morte chiedendo verità e giustizia perchè di carcere non si può morire!continua...dall’autopsia risulta che Aldo e stato vittima di un vero e proprio pestaggio, il corpo infatti presentava una frattura alle costole, gravi lesioni al fegato, alla milza e al cervello
chissà quanti casi come questi ci sono in Italia... chi decide quali notizie mandare ai vari TG nazionali? bah