Ricordo anni fa un'intervista di Rondelli, uno dei migliori allenatori di atletica che abbiamo e che cura diversi campioni mondiali. Disse che era un'impresa allenare gli italiani perchè in strada erano delle signorine. Mentre gli spagnoli divoravano km e km di ripetute, far digerire ai nostri qualche seduta pesante era difficilissimo. Ed erano i tempi di Fiacconi, Leone, Baldini, il podio agli europei 98..
Qualche giorno fa ho letto un'altra intervista a Carlton Myers che diceva che se nel basket abbiamo squadre composte da soli stranieri, la colpa è dei giovani italiani poco propensi alla fatica e al sacrificio. Pesic quando entrò in Virtus Roma rimase sorpeso dal fatto che la squadra si allenava con l'orologio, non vedevano l'ora di tornare a casa.
Questo è l'ambito sportivo e non fatico a credere sia la realta, almeno per quello che ho visto dal vivo.
In ambito lavorativo, mi rivolto sopratutto ai forumisti che vivono all'estero, notate la stessa cosa? Spagnoli, inglesi ecc hanno una maggiore propensione al sacrificio/fatica o la capoccia è la stessa?