c'è un termine per rendere in greco il sentimento di affetto/ammirazione/venerazione che un allievo nutre per il maestro ?
(né eros né agape e neppure philia mi sembra possano essere adatti...)
grazie!
c'è un termine per rendere in greco il sentimento di affetto/ammirazione/venerazione che un allievo nutre per il maestro ?
(né eros né agape e neppure philia mi sembra possano essere adatti...)
grazie!
a quest'ora di notte mi viene in mente il verbo timao, che vuol dire stimare, ma manca la componente affettiva
cercando e riflettendo, mi è venuto in mente "storghé"...può esser corretto ?
nn troppo: http://www.ciao.it/Con_la_A__Opinione_692781Originariamente inviato da kidmarco
cercando e riflettendo, mi è venuto in mente "storghé"...può esser corretto ?
forse va bene per l'affetto del maestro verso il dispcepolo (anziché viceversa) ?
ps:
è vero che στοργέ pronunciato senza accento significa "prostituta" ?
.. so ragazzi :rollo:Originariamente inviato da kidmarco
ps:
è vero che στοργέ pronunciato senza accento significa "prostituta" ?
ecco, l'avevo letto qui (ma essendo un semplice neofita in greco, chiedevo aiuto a chi lo sa bene...):
http://www.hwupgrade.it/forum/printt...&page=92&pp=20 (terz'ultimo post)
Sebbene "s'agapò" in greco moderno voglia dire "ti amo", inteso come amore sentilmentale, in greco antico "agapao" indica, secondo me, proprio quell'amore che ha in sé la venerazione per chi è un punto di riferimento.
La prima regola di Utonter è: non parlare di Utonter. La seconda regola: non si parla di Utonter - Ich habe eine schön bratwurst in mein leder hosen -... -.-. . -- --- / -.-. .... .. / .-.. . --. --. .
concordo. agapao (agapò) ha diverse valenze nel greco antico: fa riferimento anche all'amore fraternoOriginariamente inviato da Fran©esco
Sebbene "s'agapò" in greco moderno voglia dire "ti amo", inteso come amore sentilmentale, in greco antico "agapao" indica, secondo me, proprio quell'amore che ha in sé la venerazione per chi è un punto di riferimento.
1... 2... 3... prova
io credevo che agàpe avesse un significato (impresso dal valore semantico nei testi evangelici) quasi esclusivamente "mistico" nel senso dell'amore disinteressato, oblativo, della dedizione totale al prossimo
in tal senso, mi sembrava perfino eccessivo x esprimere il sentimento di venerazione dell'allievo verso il maestro (o viceversa quello di cura quasi paterna del maestro verso il discepolo)
ma per esprimere l'amore fraterno o genitoriale è più corretto agape (agapao) o storghè (verbo= stergo ?)
philia infine, va bene per gli amici o i concittadini/compatrioti?
ps:
scusate se insisto, ma mi interessa imparare e ogni suggerimento è prezioso x me....