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  1. #1

    [Devo fare una] Tesina su "L'Otello di Shakespeare"

    Devo fare una tesina di circa 10 pagine su "L'Otello" d Shakespeare, cosa che, per un laureato in ingegneria come me, non è all'ordine del giorno.

    Qualcuno ha delle dritte da darmi? Considerate che non ci conto molto, quindi potete tranquillamente sfanculizzarmi il thread già dalle prime risposte.

  2. #2
    Moderatrice di HTML 5 e Kickstarter L'avatar di electric_g
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    Ma sull'Otello in generale o c'è una traccia?
    Nope.

  3. #3
    Originariamente inviato da electric_g
    Ma sull'Otello in generale o c'è una traccia?
    Pardon.

    • Riassunto del testo.
    • Analisi dei punti salienti.
    • Descrizione e caratterizzazione dei personaggi.
    • (a scelta) Analisi del testo letterario.


    Votate, votate, votate!

  4. #4
    O salce! Salce! Salce!
    The more the state 'plans' the more difficult planning becomes for the individual.
    Sto nella Pampa

  5. #5
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    Originariamente inviato da panta1978
    Pardon.

    • Riassunto del testo.
    • Analisi dei punti salienti.
    • Descrizione e caratterizzazione dei personaggi.
    • (a scelta) Analisi del testo letterario.


    Votate, votate, votate!
    Ok, allora io per varie analisi di libri/racconti mi sono aiutata con libri scolastici e/o didattici, quelli con note ogni 3 parole, riassunti all'inizio di ogni capitolo e via dicendo.
    Dipende a chi devi consegnarla, però in biblioteca o su internet sicuramente trovi molti spunti
    Nope.

  6. #6
    da uno che ha fatto ingegneria ti do un suggerimento penso buono

    leggi l'Otello


  7. #7
    In via del tutto speciale ti permetto di affiancare alla solita analisi del testo alcune conclusioni che ho personalmente tratto e che tanto successo hanno avuto nel mio tema di maturita':
    "Otello, una storia di razzismo e sponsorizzazione occulta ai tempi dei Dogi"
    Brevemente ti riassumo i punti salienti del mio scritto, che mi ha assicurato una certa notorieta' a livello accademico:
    1) Dal titolo stesso si evince una sponsorizzazione occulta da parte di una nota casa produttrice di giochi. Gioco che poi, guarda caso, ha come scopo trasformare le pedine nere in pedine bianche.
    2) il protagonista e' stupido come un ornitorinco impagliato: arriva in ritardo (alcuni studiosi concordano sul fatto che abbia sbagliato volo e sia atterrato in scozia) e anziche' portarsi in camera Desdy ed aprirla in due come una mela perde tempo con quell'altro stordito di Cassio..ma si puo'?
    3) Desdemona porta una sfiga cosmica: arriva a Cipro e tre secondi dopo una tempesta arrivata dal nulla spazza via la flotta turca (qui si vede il genio del bardo, con la tempesta si apre la strada per un fortunato sequel, furbo il barbetta). Tutti a casa, tragedia evitata?? macche', si inizia adesso.
    4) Iago, il Raz Degan dei poveri, dopo aver messo in piedi tutto questo circo (cfr atto IV scena I "lavora, mio veleno, lavora. Cosi' si acchiappano i gonzi") anziche' ribaltare Desdy su un futon si concentra su Otello e perde tempo con quell'altro stordito di Roderigo, perdendo l'occasione di aggiungere un'altra tacca al suo pipino.
    5) Otello, per quanto incazzato come una biscia, resta un maniaco sessuale represso: prima chiamando la moglie "baldracca svergognata" poi pero' cercando di dare sfogo alla sue pulsioni piu' basse "sorgi, nera vendetta, fin in fondo alla caverna"
    5) Desdy qualche dubbio su Otello inizia ad averlo dopo che questi esige il suo fazzoletto, decantandone le virtu' magiche. Emozionante il momento in cui Otello schiaffeggia Desdy dopo aver visto Cassio parlare di Bianca. In questo momento Desdy si accorge che suo marito proprio normale non e'.
    Ne ha la conferma al momento della tragedia finale infatti, quando Otello entra in camera da letto (Desdy era gia' sotto le coperte, nuda e spalmata di nutella nelle zone critiche) ed il ciula prima parla da solo rivelandosi un pericoloso schizofrenico ("Non versero' il suo sangue" poi invece le tira il collo come ad una gallina), un potenziale necrofilo ("io ti uccidero' e poi ti amero' ancora") ed infine un assassino consumato (la soffoca).
    In conclusione una bella trama con contenuto sociale impegnato - primo tentativo di dramma di denuncia nei confronti dei leghisti veneziani (Brabanzio) -, personaggi delineati bene e degni del miglior Lynch e dialoghi costruiti bene, pregni di contenuti e lessicalmente impeccabili.
    Discreti gli effetti speciali. Geniali i titoli di coda quando tutti i protagonisti piangono Desdemona ma stando ben attenti ad usare fazzoletti di carta.
    Sospetto che ci sia altro nella vita oltre ad essere bello bello in modo assurdo. E presto scopriro' anche che cos'e'.

  8. #8

  9. #9
    Originariamente inviato da andrea_o
    In via del tutto speciale ti permetto di affiancare alla solita analisi del testo alcune conclusioni che ho personalmente tratto e che tanto successo hanno avuto nel mio tema di maturita':
    "Otello, una storia di razzismo e sponsorizzazione occulta ai tempi dei Dogi"
    Brevemente ti riassumo i punti salienti del mio scritto, che mi ha assicurato una certa notorieta' a livello accademico:
    1) Dal titolo stesso si evince una sponsorizzazione occulta da parte di una nota casa produttrice di giochi. Gioco che poi, guarda caso, ha come scopo trasformare le pedine nere in pedine bianche.
    2) il protagonista e' stupido come un ornitorinco impagliato: arriva in ritardo (alcuni studiosi concordano sul fatto che abbia sbagliato volo e sia atterrato in scozia) e anziche' portarsi in camera Desdy ed aprirla in due come una mela perde tempo con quell'altro stordito di Cassio..ma si puo'?
    3) Desdemona porta una sfiga cosmica: arriva a Cipro e tre secondi dopo una tempesta arrivata dal nulla spazza via la flotta turca (qui si vede il genio del bardo, con la tempesta si apre la strada per un fortunato sequel, furbo il barbetta). Tutti a casa, tragedia evitata?? macche', si inizia adesso.
    4) Iago, il Raz Degan dei poveri, dopo aver messo in piedi tutto questo circo (cfr atto IV scena I "lavora, mio veleno, lavora. Cosi' si acchiappano i gonzi") anziche' ribaltare Desdy su un futon si concentra su Otello e perde tempo con quell'altro stordito di Roderigo, perdendo l'occasione di aggiungere un'altra tacca al suo pipino.
    5) Otello, per quanto incazzato come una biscia, resta un maniaco sessuale represso: prima chiamando la moglie "baldracca svergognata" poi pero' cercando di dare sfogo alla sue pulsioni piu' basse "sorgi, nera vendetta, fin in fondo alla caverna"
    5) Desdy qualche dubbio su Otello inizia ad averlo dopo che questi esige il suo fazzoletto, decantandone le virtu' magiche. Emozionante il momento in cui Otello schiaffeggia Desdy dopo aver visto Cassio parlare di Bianca. In questo momento Desdy si accorge che suo marito proprio normale non e'.
    Ne ha la conferma al momento della tragedia finale infatti, quando Otello entra in camera da letto (Desdy era gia' sotto le coperte, nuda e spalmata di nutella nelle zone critiche) ed il ciula prima parla da solo rivelandosi un pericoloso schizofrenico ("Non versero' il suo sangue" poi invece le tira il collo come ad una gallina), un potenziale necrofilo ("io ti uccidero' e poi ti amero' ancora") ed infine un assassino consumato (la soffoca).
    In conclusione una bella trama con contenuto sociale impegnato - primo tentativo di dramma di denuncia nei confronti dei leghisti veneziani (Brabanzio) -, personaggi delineati bene e degni del miglior Lynch e dialoghi costruiti bene, pregni di contenuti e lessicalmente impeccabili.
    Discreti gli effetti speciali. Geniali i titoli di coda quando tutti i protagonisti piangono Desdemona ma stando ben attenti ad usare fazzoletti di carta.
    Una pioggia di +... e lode!
    Non e' bello cio' che e' bello... ma che bello che bello che bello...
    Utonter. Il silenzio degli ignoranti

  10. #10
    Utente di HTML.it L'avatar di alda
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    Originariamente inviato da andrea_o
    In via del tutto speciale ti permetto di affiancare alla solita analisi del testo alcune conclusioni che ho personalmente tratto e che tanto successo hanno avuto nel mio tema di maturita':
    [...]

    una critica cosi' meriterebbe una laurea ad honorem in tutte le discipline letterarie conosciute...
    Se capire significa mettersi al posto di chi è diverso da noi, i ricchi e i dominatori del mondo hanno mai potuto capire milioni di emarginati?

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