Originariamente inviato da Furcas
Guarda, anni fa, durante il mio primo anno di università, alla fine di un corso ho seguito una bella conferenza del professore Domenico Corradini, filosofo del diritto, professore di diritto pubblico a Pisa e che fu invitato dal mio insegnante di corso del quale era amico.
La relazione di Corradini era chiamato "Il tempo dell' apparenza", e fu una bella analisi del tempo attuale, e della voglia che tutti abbiamo di apparire, di indossare, come diceva lui, "una maschera dietro alla quale nascondiamo il nostro vero io, per poterci poi sentire più a nostro agio tra la gente". In pratica, lo stesso concetto che sta in fondo al libro di Hurst.
Son passati tanti anni, ma ti giuro che gli appunti che presi allora li tengo ancora conservati, perché li trovo ancora oggi molto attuali. Siamo, inutile negarlo, nell'età dell'apparenza, dove apparire conta più dell'essere.
Che ci piaccia o meno, questa è la situazione attuale. Come se fossimo tutti ad un grande ballo in maschera settecentesco, quando i nobili erano soliti portare delle maschere sul viso.
E, se vogliamo, possiamo anche allargare il discorso, parlando anche di internet, di come questo discorso valga anche, e forse ancora di più, per la rete, dove moltissimi rifuggono dalla realtà, cercando di essere quello che non riescono, o non possono essere, nella vita di tutti i giorni.