"ROMA - Ammonta a quasi 1.900 euro il calo del potere d'acquisto dei salari negli ultimi cinque anni per ogni lavoratore con una retribuzione annua lorda di 24.890 euro (media 2007). Le retribuzioni di fatto reali hanno perso tra il 2002 e il 2007 1.210 euro, ma se a questa cifra aggiungiamo la perdita derivante dalla mancata restituzione del fiscal drag (l'aumento dell'inflazione che gonfia le entrate fiscali), la perdita totale ammonta a 1.896 euro. I dati emergono da uno studio dell'Ires-Cgil secondo il quale la perdita maggiore si è registrata tra il 2002 e il 2003, mentre dal 2005 il potere d'acquisto ha recuperato terreno. Se si considera invece il periodo tra il '93 e il 2006 si vede che le retribuzioni di fatto hanno mantenuto il potere d'acquisto rispetto all'inflazione registrando una crescita annua del 3,4% a fronte del 3,2% medio nel periodo. Nel periodo quindi, se non si è perso terreno complessivamente rispetto all'inflazione, non c'è stata però una distribuzione dei guadagni di produttività.
ALLARME GIOVANI - Secondo lo studio 7 milioni e trecentomila lavoratori in Italia guadagnano meno di 1000 euro al mese e più di 14 milioni di salariati vivono con meno di 1.300 euro. La situazione peggiora al Sud, dove un lavoratore guadagna in media 969 euro di salario netto mensile (-13,4% rispetto al dipendente standard). In particolare, l'indagine porta alla luce una «questione giovanile». Secondo le rilevazioni, infatti, un apprendista di età compresa tra i 15 e i 24 anni guadagna in media 736 euro netti mensili. Un collaboratore occasionale, tra i 15 e i 34 anni, guadagna mediamente 768 euro netti mensili. Un co.co.pro. o co.co.co. tra i 15 e i 34 anni ne guadagna 899. Anche secondo le ultime rilevazioni Istat, sottolinea il rapporto, 1 milione e 678mila giovani tra i 18 e i 34 anni (ovvero il 13,7%) sono poveri, percentuale superiore alla media."
http://www.corriere.it/economia/07_n...ri_bassi.shtml
Troppo di parte?