Ciao a tutti e ben ritrovati.

Ho un quesito da porre o meglio un argomento di confronto su una materia che non conosco bene.

Sul mio sito ho deciso di implementare il pagamento per l'erogazione di alcuni servizi.

Non ho idea di quale volume di affari si possa generare (ma prevedo irrisorio).

Mi sono chiesto a questo punto in che modo regolarmi col fisco, perchè noi in Italia siamo strani.....

Magari uno che evade tasse per milioni di euro manco lo considerano, se poi io ho un'attività che frutta 50 euro al mese ottengo un accertamento fiscale, dichiarato evasore e bla bla bla...

Polemiche a parte, ho parlato col commercialista (non informatissimo) e sostiene che data la natura del servizio, continuativa, devo aprire partita iva. Io lo farei pure, ma solo se il volume di affari lo giustificasse.

Sempre il commercialista però crede che, se riuscissi a dimostrare che il sito è "un'opera dell'ingegno", potrei chiedere il versamento dei soldi NON a titolo di costo per un servizio, bensì come riscossione di un "DIRITTO D'AUTORE" e quindi, non assogettato all'apertura di partita iva.

Ora, non so se mi sono spiegato bene, non sono entrato più nei dettagli perchè non voglio scrivere scemenze, ma il concetto è:

può un sito essere ritenuto un software per l'utilizzo del quale è richiesto il versamento di un diritto d'autore?

Grazie per quanti contribuiranno a svelare l'arcano e ad aiutarci a guadagnare qualche euro.

Vito