La brutta situazione riguarda una mia amica, che vive ben lontano da me, in Sud Italia.
È gravemente malata, ma la situazione è peggiorata qualche settimana fa.
Prima viveva da sua madre (quando non era in ospedale), ora suo padre è tornato ed ha ottenuto l'affidamento della figlia (i genitori si sono separati pochi anni fa).
Il problema è che ora è costretta a vivere a casa del padre, che non le permette di usare il telefono o comunicare con altri (ce la fa quando il padre non è in casa), non la aiuta in nessun modo nella cura della malattia, e proibisce che le vengano fatte in ospedale delle cure che potrebbero essere più efficaci.
Non è finita qua: lei mi ha detto che il padre alza anche le mani contro di lei.
Io le ho suggerito di dire tutto alla madre o alla polizia. Lei esclude questo perchè:
- il padre ha un'alta carica nella polizia. Tutti i poliziotti lì lo conoscono, e lo ritengono una brava persona, un buon padre (come lei lo riteneva prima della separazione). Se lei chiamasse la polizia (che, detto da lei, è tutta corrotta), lui sarebbe avvisato per prima cosa (riconoscerebbero subito il cognome).
- la madre le vuole bene e andrebbe a prenderla come prima cosa. Il padre però ha un foglio del giudice che impone che lei viva con lui. Quindi questo peggiorerebbe la situazione.
Io ho sedici anni, quindi non una grande esperienza, e ora non so cosa dirle... rispondete pure in tanti