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Discussione: Buonanotte al secchio

  1. #1
    Frontend samurai L'avatar di fcaldera
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    Buonanotte al secchio

    http://www.ansa.it/opencms/export/si..._38172780.html

    "Perché c'è differenza tra il giorno e la notte?". 62 quindicenni italiani su 100 non hanno saputo rispondere da cosa dipendono il giorno e la notte Lo ha saputo solo il 38%, al Sud il 30%, al Nord il 46%. Nei licei risponde bene solo il 43%.

    Del resto non è colpa loro se certe informazioni non sono riportate nel manuale dell'ultimo "Nokia xywz"

    Ad ogni modo se questa è la situazione sono molto, troppo, preoccupato sul futuro della ricerca e dello sviluppo del nostro Paese.


    Gli unici sbocchi che vedo sono quelli che si hanno leggendo certe notizie...
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  2. #2

    Re: Buonanotte al secchio

    Originariamente inviato da fcaldera
    http://www.ansa.it/opencms/export/si..._38172780.html




    Del resto non è colpa loro se certe informazioni non sono riportate nel manuale dell'ultimo "Nokia xywz"

    Ad ogni modo se questa è la situazione sono molto, troppo, preoccupato sul futuro della ricerca e dello sviluppo del nostro Paese.


    Gli unici sbocchi che vedo sono quelli che si hanno leggendo certe notizie...
    ricerca e sviluppo? e tutto il resto?

    cmq il ministro all'istruzione provvedera' a dare un giro di vite gia' alle medie*... genitori permettendo

    *secondo me alle medie e' gia' tardi

  3. #3
    Utente di HTML.it L'avatar di san
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    Sono scandalizzato. Ma non solo per il dato sulla domanda giorno/notte, anche le altre statistiche sono inaccettabili: solo il 17% degli studenti intervistati saprebbe leggere un grafo ad albero? Il 30% non riuscirebbe a calcolare il cambio tra due valute?

    -San-
    this is the return of the space cowboy

  4. #4
    Non credo sia tutta colpa loro, perchè se nessuno gliele dice le cose non possono saperle per default
    il tempo si fa i fatti suoi

  5. #5
    Originariamente inviato da san
    Sono scandalizzato. Ma non solo per il dato sulla domanda giorno/notte, anche le altre statistiche sono inaccettabili: solo il 17% degli studenti intervistati saprebbe leggere un grafo ad albero? Il 30% non riuscirebbe a calcolare il cambio tra due valute?

    -San-
    Senza contare che solo lo 0.000001% degli studenti delle scuole medie è in grado di risolvere una semplice equazione differenziale lineare omogenea di 2° grado con condizioni iniziali di Cauchy!

  6. #6
    Il ritorno ad un medioevo post-moderno è prossimo.

    Il fantasy come omologo della fantascienza


  7. #7
    Frontend samurai L'avatar di fcaldera
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    Sarà che a fine anno in genere perdo l'ottimismo... ma questi dati per me rappresentano simbolicamente la deriva di un intero sistema educativo. E non mi riferisco solo alla scuola: le famiglie quanto fattivamente si interessano alla crescita di questi ragazzi?

    Penso che quando avrò un figlio mi piacerà tantissimo fargli capire le cose (con le dovute semplificazioni), provare ad affascinarlo con la lettura, renderlo curioso per le cose che lo circondano e per questo poterlo trattare come un piccolo ometto e non come un bimbetto che non capisce nulla.
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  8. #8
    Grazie al pero.
    Chiedono a dei quindicenni.

    Se vogliono la risposta scientifica esaustiva che vada oltre "Quella faccia della Terra non è illuminata dal Sole" bisogna aspettare almeno la quinta superiore, quando si inizia scienze della Terra e dell'Universo (geologia e astronomia).

  9. #9
    Ma che razza di domanda è? Anch'io sarei spaesato nel dare una risposta ad un quesito così posto.

  10. #10
    Originariamente inviato da JackBabylon
    Non credo sia tutta colpa loro, perchè se nessuno gliele dice le cose non possono saperle per default
    Una volta un tizio ha detto che la curiosità deve spingere l'uomo a porsi delle domande ed a cercare delle risposte... Nessuno me l'ha mai detto non è una scusa buona per non sapere certe cose.
    Faccio un esempio. Quando ero un ragazzo, i miei genitori ed i miei insegnanti non mi hanno mai spiegato la differenza tra una fellatio ed il sesso anale; ciononostante sapev benissimo cosa fossero.

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