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  1. #1

    Chi era il vostro nonno/a preferito/a?

    Quando eravate piccoli, chi era il vostro nonno preferito?

  2. #2

    Re: Chi era il vostro nonno/a preferito/a?

    Originariamente inviato da panta1978
    Quando eravate piccoli, chi era il vostro nonno preferito?
    Scusate, volevo fare un sondaggio. Me tapino, l'ho bruciato.

  3. #3
    Il nonno di Heidi.
    Più la si cerca e più si allontana, la base dell'arcobaleno.
    foto

  4. #4

    Re: Re: Chi era il vostro nonno/a preferito/a?

    Originariamente inviato da panta1978
    Scusate, volevo fare un sondaggio. Me tapino, l'ho bruciato.
    Il nonno di Heidi ugualmente.
    Più la si cerca e più si allontana, la base dell'arcobaleno.
    foto

  5. #5
    Utente di HTML.it L'avatar di miki.
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    sono nato in laboratorio, non ho mai avuto dei nonni
    You cannot discover new oceans unless you have the courage to lose sight of the shore

    Caro Dio, quando nelle preghiere ti chiedevo di far morire quel pedofilo truccato, liftato,mentalmente disturbato e di colore indefinibile, non intendevo Michael Jackson.

  6. #6
    Utente di HTML.it L'avatar di TeoB
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    Mio nonno Adamo ha vissuto su questa terra per circa 84 anni e si è spento 10 anni e 12 giorni fa. All'epoca, forse perchè i suoi ultimi mesi di vita sono stati un po' "traumatizzanti" per me, non me ne resi conto, ma la realtà è che gli ho voluto veramente tanto ma tanto bene.

    Me lo ricordo alto, bianchissimo di capelli, e dallo sguardo determinato. Ma mi ricordo bene quel suo tipico e unico sorriso che faceva quando voleva esprimere soddisfazione, ma anche imbarazzo. Gli occhi si stringevano e mostrava tutti i denti, anche quello d'oro, dalla sua bocca usciva un suono che assomigliava ad una locomotiva a vapore in sordina, e il suo petto sobbalzava allegramente. In vita sua ha sempre fatto il ferroviere, diceva sempre che l'unica cosa positiva del regime era che i treni erano in orario, non ha mai preso la patente e aveva paura ad andare in auto. Contando che adorava la parola "Istu" come intercalare, quando era in macchina con noi e mio papà accelerava troppo si aggrapava da qualce parte e urlava "Istu, istu!!! Stüpet va pian, frenaaaa!"

    Per me è stato come un secondo padre. Quando andavo all'asilo mia mamma lavorava, cosí ogni pomeriggio mia nonna veniva a prendermi, e mi portava a casa con lui. Un po' giocavo, un po' guardavo Bim Bum Bam, e lui era sempre in poltrona, mi piaceva perchè non rompeva le palle e guardava i cartoni animati pure lui in religioso silenzio, quasi interessato. Poi ogni tanto girava indietro la testa, bocca aperta parallela al soffitto, e si metteva a russare. Ma forte! E mia nonna ogni volta arrivava con un biscotto secco (un Turco) e mi diceva "Vai a metterglielo in bocca" Io andavo tutto timoroso, glielo appoggiavo sulla lingua e lui apriva gli occhi, e si sentiva la locomotiva a vapore. Aveva un modo infallibile per vendicarsi: nel bel mezzo del silenzio era solito tirare una rumorosissima scorreggia. Io ridevo, mia nonna sobbalzava sulla sedia e correva da me a dirmi "Non ti preoccupare, è solo aria". E lui partiva ancora con la locomotiva.

    Cazzate a parte, mi ha insegnato molto. Durante i pomeriggi estivi mi portava a pescare sul lago. Avevo una canna fissa di un metro e mezzo, con galleggiante, piombino e amo. Il primo giorno presi un'alborella, mi pare, non ricordo, ricordo solo che quando la tirai fuori dall'acqua ero fuori di me per la felicità, e lui fece la locomotiva.
    Era campione di canotaggio. Mi raccontava che si allenava sul lago e portava con sè una mezza noce di cocco, con la quale si bagnava e beveva l'acqua del lago (ai tempi era pulitissima) quando aveva caldo. Vinse moltissime volte, e lo testimoniano le medaglie che ho qua, una volta Gabriele D'Annunzio, ormai cieco, strinse la mano a tutta la squadra.
    E una volta mi raccontó una storia stupenda. Aveva una gara importantissima, ed era alla partenza con tutte le altre barche. Non ho mai fatto canotaggio, ma so che è difficile tenere la barca ferma al via, senza retrocedere troppo (è svantaggioso), ma senza nemmeno avanzare troppo altrimenti si rischia di essere ammoniti. E loro erano nervosissimi, tanto che ad un certo punto diedero una spinta troppo forte alla canoa e la buttarono avanti di un metro, cosí l'arbitro fischió: "Lecco, 5 lire di multa!" Quindi si misero un attimo tranquilli, ma quando fischió il via erano ancora nervosi, e perdevano terreno, lui vedeva la canoa degli avversari avanzare, cosí mise giú la testa guardandosi solo le ginocchia, e si mise a remare piú che poteva. Fece cosí per un bel pezzo della gara, senza guardare nient'altro, e quando ritiró su la testa era a 10 metri dall'arrivo, e gli avversari erano un bel pezzo dietro. Mi disse "Anche tu devi fare cosí, fregatene di quello che fanno gli altri, dai sempre il massimo". Ecco, penso che questo sia uno dei migliori insegnamenti che io abbia mai ricevuto.

    Un piccola chicca. Nel gennaio del 45 i tedeschi iniziarono a bombardare anche Lecco. Allora mio nonno aveva poco piú di 30 anni, e viveva in una casa vicinissimo al ponte della ferrovia. I tedeschi cercavano in tutti i modi di bombardare questo ponte per tagliare i collegamenti, peró non lo centravano mai. A questo punto lui si procuró un po' di dinamite e voleva far saltare il ponte per evitarsi qualche bomba in casa, peró poi non so perchè ma non lo fece mai. La guerra finí, lui si sposó subito con mia nonna e dopo un po' decise che era ora di sbarazzarsi della dinamite. Andó la mattina preso in riva al lago, assieme a mia nonna e ai candelotti. Piglió il primo e lo buttó in acqua e...boooooom...esplose
    "Istu! L'è sciupada! Setes gió sulla cassa!" Visto che arrivava gente fece sedere mia nonna (che penso se la stesse facendo sotto) sulla cassa con gli altri candelotti, facendogliela coprire con la gonna. La gente inizió a domandare e fecero finta di non saperne nulla, cosí lui si riportó la dinamite a casa e...ora nessuno ha mai saputo dove sia finita quella dinamite Mia mamma che mi ha raccontato tutta questa storia dice che probabilmente mio nonno l'ha sepolta nell'orto di casa, ma dubito sia stato cosí stupido Questo è uno di quei misteri che si è portato nella tomba.

    Mi piace ricordarmelo, e scrivere tutto questo mi ha riportato alla mente dei ricordi piacevoli.

  7. #7
    Utente di HTML.it L'avatar di lnessuno
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    Re: Re: Re: Chi era il vostro nonno/a preferito/a?

    Originariamente inviato da taddeus
    Il nonno di Heidi ugualmente.
    l'ho pensato anche io, però poi ho visto che mancava il sondaggio e ho cambiato idea

  8. #8
    Utente di HTML.it
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    Sep 2007
    Messaggi
    31
    mah...la madre di mio papà...mi ha insegnato ha fare le torte, ad essere una persona decente (moralmente parlando...) e ad amare le persone per quello che sono...
    Insisti e colpisci!!!

  9. #9
    a me mio nonno ha insegnato il basic e' stato uno dei pionieri. Purtroppo nella vecchiaia l'oop l'ha mandato un po' in crisi.
    per il resto vendeva carroarmati crucchi ai merricani, il che mi ha permesso di entrare dal retro della casa bianca su raccomandata di un generale per una visitina.
    grande nonno
    Walk fast, chew slowly.
    "We used students as subjects because rats are expensive and you get too attached to them"

  10. #10

    Re: Chi era il vostro nonno/a preferito/a?

    Originariamente inviato da panta1978
    Quando eravate piccoli, chi era il vostro nonno preferito?
    Quella viva

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