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  1. #1

    Gli editorialisti del Venerdì di Repubblica

    fanno parte della categoria delle persone inutili.
    sti vecchietti che vengono pagati per lamentarsi dei cellulari e di quanto una qualsiasi normalissima parola italiana secondo loro sia diventata di moda e perciò di cattivo gusto.
    "eeh..sti giovani che dicono sempre <<sedia>>, ma è colpa della scuola che non li prepara! dove andremo a finire con questi blog e queste second life?"

    nel numero di questa settimana si sfiora proprio il ridicolo: c'è uno che si lamenta perchè non bisognerebbe dire SUPPORTARE in quanto viene dall'inglese support (sarà vero poi?) quando abbiamo un'italianissima parola ovvero "sostenere"....
    a parte che sono due sfumature diverse di significato, ma comunque, caro editorialista di cui non ricordo il nome, ti sei guadagnato la navetta spaziale diretta al sole insieme a Roseanne Barr, Spike Lee e Homer Simpson nel caso il mondo finisca.

  2. #2
    Utente bannato
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    beh il tipo non ha tutti i torti in quanto:

    Nel Nuovo Zingarelli del 1988, supportare (dal tardo latino, composto di sub 'sotto' e portare 'trasportare') era definito come voce arcaica di sopportare, il cui significato era "reggere, sostenere su di sé" ma anche subire, soffrire, resistere a una condizione di disagio. Alla fine degli anni '80, cioè, sopportare era preferibile a supportare, che sembrava destinato a scomparire. Oggi invece supportare è rinato grazie all'informatica, come calco del verbo inglese to support: è, insomma, un ennesimo esempio di termine arcaico reintrodotto nell'italiano moderno attraverso l'inglese.

  3. #3
    si ma non viene proprio per niente dall'inglese

  4. #4
    Utente bannato
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    Originariamente inviato da sick
    si ma non viene proprio per niente dall'inglese
    anfatti viene dal tardo latino, composto di sub 'sotto' e portare 'trasportare'.ù
    Gli inglesi, che come noto si dipingevano la faccia di blu mentre noi c'avevamo già i froci [cit], hanno preso la parola dallo stesso latino.

  5. #5
    comunque, supportare ha una valenza molto più forte di sostenere, può voler dire che per aiutare qualcosa o qualcuno io ci possa anche rimettere soldi, fatica, salute ecc

    è una questione di lana caprina, per fare i fichi che non usano l'inglese, quando anche l'inglese usa parole italiane, ecco secondo me sta gente dovrebbe proprio andare a lavorare in miniera

  6. #6
    Utente di HTML.it
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    ATTENZIONE

    Non sono piu' presente sul forum. Ma potrei tornare a rompere le balle all'improvviso per poi sparire di nuovo.

  7. #7
    Io non mi sento di dargli tutti i torti. Che fa, mi imbarco sulla navetta spaziale?
    There ain't no smoke without fire.
    Perfection is boring.
    Don't get too close: shock hazard.

  8. #8
    Utente bannato
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    Originariamente inviato da Arhica73
    Io non mi sento di dargli tutti i torti. Che fa, mi imbarco sulla navetta spaziale?
    sediamoci vicini vicini
    anche io non gli ho dato tutti i torti.

  9. #9
    Utente di HTML.it L'avatar di wsim
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    Re: Gli editorialisti del Venerdì di Repubblica

    Originariamente inviato da sick
    fanno parte della categoria delle persone inutili.

    nel numero di questa settimana si sfiora proprio il ridicolo...
    Non sono d'accordo, e per il semplice motivo che dall'alto della loro esperienza di vita e tenendo conto che hanno fatto un bel po' di carriera, sono in grado di insegnare quel tanto di "stile" che servirebbe veramente più a tutti noi.

    Liberissimi poi di trarne insegnamento o una scrollata di spalle, ovvio.
    Ma pensarci sopra non è sbagliato.

    C'è un lettore del Sole24ore che, a proposito dell'educazione dei giovani, in una recente lettera al direttore cita un passo di "Cuore" di De Amicis, (libro datatissimo dell'800 e di retorica a tratti insopportabile, IMHO) che tuttavia merita una riflessione.
    Dice il passo (tratto da una lettera da un padre al figlio):

    "Bada bene a come cammini per la strada. Anche lì ci sono dei doveri. Se misuri i tuoi passi e i tuoi gesti in una casa privata, perchè non dovresti farlo nella strada, che è la casa di tutti? Cessa di parlare e ridere con i compagni quando passano un'ambulanza o un convoglio mortuario. Rispondi sempre con gentilezza a chi ti domanda la via. Rispetta la strada. L'educazione di un popolo si misura innanzi tutto dal contegno ch'egli tiene per la strada."


    Onestamente, meritano o no queste parole una riflessione?
    me ne sono andato, ma posso sempre riapparire con la grazia e la leggerezza di un B-52 carico di bombe.

  10. #10
    si è un passo condivisibile, ma cosa c'entra l'educazione con questo atteggiamento così eccessivamente conservatore nei confronti della lingua?

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