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Questi i 20 nomi scelti dalla commissione artistica del 58° Festival di Sanremo formata da Marino Bartoletti, Federica Gentile e Paolo Buonvino e presieduta da Pippo Baudo.
- EUGENIO BENNATO con Grande sud
- LOREDANA BERTE' con Musica e parole
- SERGIO CAMMARIERE con L'amore non si spiega
- TOTO CUTUGNO con Un falco chiuso in gabbia
- GIO' DI TONNO E LOLA PONCE con Colpo di fulmine
- FINLEY con Ricordi
- FRANKIE HI NRG con Rivoluzione
- MAX GAZZE' con Il solito sesso
- GIANLUCA GRIGNANI con Cammina nel sole
- SAIBAL NETKILLER con Più ban per tutti
- L'AURA con Basta!
- LITTLE TONY con Non finisce qui
- PAOLO MENEGUZZI con Grande
- MIETTA con Baciami adesso
- AMEDEO MINGHI con Cammina cammina
- FABRIZIO MORO con Eppure mi hai cambiato la vita
- ANNA TATANGELO con Il mio amico
- TIROMANCINO con Il rubacuori
- TRICARICO con Vita tranquilla
- MARIO VENUTI con A ferro e fuoco
- MICHELE ZARRILLO con L'ultimo film insieme.
BAUDO, SARA' UN FESTIVAL PER TUTTI I GUSTI
"Il materiale che è stato presentato è stato generalmente molto buono. La convinzione di tutti noi è che siamo arrivati alla scelta dei 20 cantanti in totale armonia, con giudizi assolutamente confluenti. Come nella logica del Festival, bisogna accontentare tutti i gusti: il Festival è fatto per tutti i telespettatori e non solo per una porzione di essi": così Pippo Baudo, direttore artistico del Festival spiega la scelta dei 20 Big del Festival di Sanremo. Per Baudo, "un elemento qualificante, che è il prolungamento di quanto accaduto lo scorso anno, è che molte canzoni si ispirano all'attualità. E ci sono almeno una dozzina di brani che sono di sicuro sfruttamento radiofonico. Insomma si può davvero sperare che Sanremo non si fermi alla quinta serata".
IL FESTIVAL GIOCA LA CARTA DEL RINNOVAMENTO
Dopo aver stabilito nella passata edizione il record dell'età media dei partecipanti, Sanremo quest'anno gioca la carta del rinnovamento. Al di là della qualità dei singoli la presenza di nomi come Tiromancino, Frankie, Tricarico, Max Gazzé, Fabrizio Moro, Finley, Cammariere e Mario Venuti è la prova della chiara intenzione di andare incontro alla realtà contemporanea della musica.
D'altra parte già l'anno scorso la vittoria di Simone Cristicchi e di Fabrizio Moro aveva orientato il Festival in questa direzione. Non si può ancora parlare di rivoluzione ma certo Tricarico e Frankie all'Ariston in gara con i campioni sono un evento impensabile qualche anno fa. Sanremo è una macchina molto complicata con dei meccanismi simili al Parlamento. Il suo cast viene realizzato tenendo conto che davanti alla Tv c'é il pubblico della Tv e quindi la regola fondamentale è soddisfare quanta più gente è possibile secondo un'idea astratta di gusto musicale medio che da tanti anni si cerca di decifrare. Quindi ecco gli inevitabili ritorni tipo Toto Cutugno, un simbolo del Festival "all'italiana", Little Tony, che festeggia i cinquant'anni di carriera, Amedeo Minghi.
Sanremo è per tradizione anche un'occasione per tentare di recuperare carriere finite nell'ombra, vedi Mietta, Grignani o Loredana Berté, abbonata, purtroppo, a essere considerata un caso di cronaca. Michele Zarrillo rappresenta la "casella" dedicata ai cantautori pop, Paolo Meneguzzi quella del "vorrei essere un teen idol del Festival". Anna Tatangelo è ormai una presenza quasi immancabile e vive della luce riflessa del suo legame molto caro ai gossip con Gigi D'Alessio che, guarda caso, ha scritto il suo pezzo. Eugenio Bennato è l'apertura alla rinascita molto trendy della Pizzica e poi Giò Di Tonno (già visto all'Ariston) e Lola Ponce sono la coppia più amata dal pubblico italiano del musical. A Sanremo tentano di ripetere il successo di Notre Dame de Paris. E' ovvio che un giudizio più articolato e attendibile può essere dato solo ascoltando le canzoni. L'impressione, a parte il lodevole tentativo di svecchiamento, resta comunque quella di un patchwork che cerca di coprire tutti i generi più commerciali senza un progetto musicale e dimenticando che, anche nel rispetto delle loro carriere pluridecennali, certi nomi sono molto lontani dal pubblico che compra i dischi, va ai concerti e ascolta le radio che restano l'elemento decisivo per il successo della musica. Non per niente ogni anno a Sanremo si sente parlare della volontà di scegliere canzoni "radiofoniche".
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