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  1. #1
    Utente di HTML.it L'avatar di DydBoy
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    Le Avventure di Pinocchio

    Ci sono cose che restano.

    Per me è il caso di Pinocchio di Luigi Comencini prodotto dalla Radiotelevisione italiana (e Bavaria film) con Nino Manfredi nel ruolo di Geppetto, Gina Lollobrigida come fata turchina, le musiche memorabili di Fiorenzo Carpi e Ciccio Ingrassia e Franco Franchi nel ruolo del Gatto e la Volpe.

    La serie risale al 1972 e questa è la sigla iniziale per chi avesse le idee un pó offuscate:

    http://it.youtube.com/watch?v=pJtBwK...eature=related

    Non perdevo una puntata e mi piacerebbe sapere chi se c'è qualcunaltro cresciuto vedendolo e sognandoselo, con la paura di essere somaro all'indomani o di veder spuntare un naso che in realtá non sarebbe mai cresciuto.

    Ci sono cose che ti mandano indietro nel tempo se solo trovi il coraggio di chiudere gli occhi e non importa come tu ti senta o dove stia, l'importante è ricordare, colorare uno sbiadito fotogramma lasciato in disparte e donargli la vita grazie ad una canzone o ad un immagine.

    Ci sono cose che restano.

  2. #2

    Re: Le Avventure di Pinocchio

    Originariamente inviato da DydBoy
    Ci sono cose che restano.

    Per me è il caso di Pinocchio di Luigi Comencini prodotto dalla Radiotelevisione italiana (e Bavaria film) con Nino Manfredi nel ruolo di Geppetto, Gina Lollobrigida come fata turchina, le musiche memorabili di Fiorenzo Carpi e Ciccio Ingrassia e Franco Franchi nel ruolo del Gatto e la Volpe.

    La serie risale al 1972 e questa è la sigla iniziale per chi avesse le idee un pó offuscate:

    http://it.youtube.com/watch?v=pJtBwK...eature=related

    Non perdevo una puntata e mi piacerebbe sapere chi se c'è qualcunaltro cresciuto vedendolo e sognandoselo, con la paura di essere somaro all'indomani o di veder spuntare un naso che in realtá non sarebbe mai cresciuto.

    Ci sono cose che ti mandano indietro nel tempo se solo trovi il coraggio di chiudere gli occhi e non importa come tu ti senta o dove stia, l'importante è ricordare, colorare uno sbiadito fotogramma lasciato in disparte e donargli la vita grazie ad una canzone o ad un immagine.

    Ci sono cose che restano.
    Favevo anche la raccolta delle figurine, concordo pienamente con te.
    I'll see you on the dark side of the moon

  3. #3
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    Caro amico
    Volevo dirti che nessun bambino che si rispetti, a meno che non sia una bambina, ha mai apprezzato pinocchio.
    A me personalmente non è mai piaciuto. L'ho sempre trovato fin da bambino una nullità. D'altra parte un bambino che nasce con una sega non è che possa sperare di essere niente di più.
    Primo perchè ha il papà sfigato che al posto di andare a trovare una bella mogliee mettere su famiglia sta nel suo scantinato a lavorare di sega e martello. Secondo perchè in tutta la storia lui è vittima passiva di tutti gli avvenimenti, e voglio dire, non ammazza nesun drago, non brucia nessuna strega, non sconfigge nessuna mostro, resta solo li come un pezzo di legno quale è vittima degli avvenimenti e influenzato dagli altri,.
    Un fesso senza iniziativa che ho sempre sperato finisse bruciato.

    Pinocchio è l'emblema dell'homo italicus moderno, si lamenta sempre ma aspetta la fatina buona del ca..ehm azzurra che gli risolva la situazione e nel mentre è vittima passiva degli avvenimenti.

    Pinocchio è un personaggio inutile frutto del perbenismo ottocentesco.

    Ho sempre preferito pollicino.
    Sembra un cazzata ma leggetevi la trama, http://it.wikipedia.org/wiki/Pollicino, è un bambino intelligente e scaltro che nelle avversità utilizza la testa invece di una stupida fatina inutile e non si perde mai d'animo.

    Pinocchio è un perdente e non la racconterò mai a mio figlio.

  4. #4

    Re: Le Avventure di Pinocchio

    Originariamente inviato da DydBoy
    Ci sono cose che restano.

    Per me è il caso di Pinocchio di Luigi Comencini...

    Ci sono cose che restano.
    lo vidi al primo giro e partecipai pure a un concorso: inviando un disegno, si sarebbe ricevuto nonricordocosa, cmq io ottenni un premio di consolazione, un poster di pinocchio (il ragazzino, nel senso) con l'abituccio a fiori, il cappello di mollica e l'abbecedario sottobraccio

    rimase appeso in camera mia per anni (finche' i miei vendettero la casa, per capirci) a coprire una macchia di fuliggine della canna fumaria

    p.s. il mio incubo era la lumaca-cameriera, con il suo dondolio cigolante

  5. #5
    Utente di HTML.it L'avatar di DydBoy
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    Carna questa analisi la fai ora ed è diffente, probabilmente hai anche ragione.

  6. #6
    Pinocchio è un perdente e non la racconterò mai a mio figlio. [/QUOTE]

    Speriamo ci penserà sua madre :master:

  7. #7
    Utente bannato
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    Originariamente inviato da DydBoy
    Carna questa analisi la fai ora ed è diffente, probabilmente hai anche ragione.
    L'analisi magari, però fin da piccolo non mi è mai piaciuto. Mai.
    Cioè nelle favole mi piaceva riconoscermi e andavo pazzo per molte ma assolutamente non per pinocchio, non mi piaceva era fesso.

  8. #8
    Ho sempre preferito questa

    C’era una volta un falegname di nome Geppetto, così povero che il Presidente del Consiglio voleva farlo adottare da una famiglia di slavi, ma così povero che quando leccava un francobollo ci metteva il sale sopra per gustarselo di più. Un giorno l’imbecille trovò un tronco e invece di farci un tavolo o un comodino ci fece un figlio.
    Mo’, come si fa a fare un figlio con un martello e una sega? direte voi. Passi il martello...Come fu finito, il burattino guardò Geppetto ed esclamò: « Ciao mammà! »
    E Geppetto disse: « Non sono mammà, sono papà, e tu come ti chiami? »
    « Finocchio, scema! »
    « Ma tu parli! »
    « E devi sentire come canto! Sembro il figlio di Renato Zero e Grace Jones! Mo’ non mi chiedere chi è papà e chi è mammà, che in quella famiglia non si capisce niente! »
    In verità il burattino era così effeminato che Alba Parietti, al confronto, sembrava Saddam Hussein. Una notte, mentre tutti dormivano, Finocchio udì una voce: « Ciao, sono la fatina ».
    « Uh » disse Finocchio, « Raffaella Carrà ».
    « No, non ci siamo capiti. La Fatina. Non la mappina2 » corresse la bella signora dai capelli turchini.
    « Chi è il tuo parrucchiere? » chiese Finocchio.
    « Quel cretino di Silvano! » disse la Fata. « Guarda, lascia perdere, non farmici pensare, ha sbagliato completamente tinta, io gli avevo chiesto dei riflessi, e invece guarda qua, mi ha fatto blu, ‘sto deficiente... va be’, torniamo a noi. Tu sei Finocchio, vero? »
    « Umm, ’o veramente fai? E chi te l’ha detto? »
    « Si vede a occhio nudo. Finocchio, ti piacerebbe diventare una bambina? »
    « Ma io sono già una bambina » rispose il burattino.
    E come disse questa bugia gli si allungò a dismisura... una parte del corpo che per comodità chiameremo naso.
    « Aiuto! Aiuto, Fatina, ti prego, accorciamelo, riducimelo » disse Finocchio in preda al panico. E la Fatina:
    « Non sai a quanti Bambini piacerebbe avere un... naso così, non fosse altro che per il fatto che è di legno. Comunque » proseguì, « se ti comporterai bene, diventerai una bambina ».
    E sparì in un turbinio di Chanel n. 5.
    Il giorno dopo Finocchio si svegliò di buonora, prese i libri, i suoi vestitini di carta e andò a scuola.
    « Oggi parleremo dell’Homo Sapiens e dell’Homo Erectus » disse il maestro.
    « Bene » fece Finocchio. « Sì, sì, parliamone, ma lasciamo stare quello Sapiens ».
    « Tu che fai lo spiritoso, vieni qui alla lavagna. Se in una stanza ci sono quattro bambini e arrivano altri cinque bambini quanti bambini fanno? »
    « Se sono tutti maschietti » disse Finocchio, « non ne fanno neanche uno, però si possono divertire molto ugualmente ». Il maestro andò su tutte le furie.
    « A posto » sbraitò. « Due ». Finocchio tornò a posto mogio mogio. Come fu seduto, il suo compagno di banco, Lucignolo, gli chiese: « Ma è vero che se dici le bugie ti si allunga... il naso? »
    « Sì » disse Finocchio. « Guarda: ‘La legge è uguale per tutti’ » e gli diventò un coso smisurato. Poi aggiunse: « Sgarbi ha sempre ragione » e gli diventò una specie di scud con una testata di questa maniera. Lucignolo entusiasta provò anche lui: « L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro » ma, per quanto le dicesse grosse, non gli si allungava nulla. Poi, a un certo punto, Finocchio sentì: « Finocchio, corri, tuo padre è stato ingoiato da una balena ».
    Finocchio si comportò da eroe: si tuffò e salvò Geppetto.
    Così la Fatina trasformò Finocchio in una bambina, Finocchio poté sposare la Fatina,che in realtà si chiamava Ubaldo, e vissero tutti felici e contenti.
    Finocchio
    (Giobbe Covatta, Pancreas)

  9. #9
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    Re: Le Avventure di Pinocchio

    Originariamente inviato da DydBoy
    Ci sono cose che restano.

    Ho la VHS con il film. Ho il doppio DVD con la versione integrale di tutti gli episodi.

    Io come te sono cresciuto con quelle note in testa e con il ricordo di quelle scene.
    E così due miei nipoti, 20 anni dopo.

    Le musiche di quella edizione, la recitazione struggente di Manfredi, l'atmosfera e tutto il resto lo hanno reso inarrivabile. Non ci crederai ma me lo sono riguardato durante le feste di Natale


  10. #10
    Concordo su pollicino
    il tempo si fa i fatti suoi

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