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  1. #1
    Utente di HTML.it L'avatar di wsim
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    [Film] Leoni per agnelli

    Tre momenti contemporanei nella vita di alcuni americani si alternano in questo film interpretato e diretto da Robert Redford che si avvale anche di due grossi calibri come Meryl Streep e Tom Cruise: l’intervista tra un giovane senatore repubblicano e un’affermata giornalista; un’azione di guerra sulle montagne dell’Afghanistan; il colloquio chiarificatore tra un professore universitario (lo stesso Redford) ed un suo promettente allievo.
    E’ un film in cui Redford parla di politica, di società, di costume dell’America di oggi. Ne parla continuamente attraverso i personaggi del film, visto che la trama si affida soprattutto al dialogo. La parola e la riflessione sono preponderanti, invitano a seguire il film con attenzione, anche se sembra dire poco di nuovo a chi ha seguito gli eventi di questi ultimi anni, dopo l’11 settembre.
    Proprio per questo è un film coraggioso, fuori dagli schemi, porta al centro del film la parola, il ragionamento, invita a servirsene e a non fermarsi al preconfezionato che ci viene servito ogni giorno. Proprio per questo gli ottimi interpreti del film, Meryl Streep in testa, scavano nei nostri dubbi, sollevano obiezioni su cui fermarsi a pensare.
    Non è difficile capire che dei tre momenti, quello chiave è la conversazione tra il professore e lo studente. Redford affida agli altri due episodi il compito di raccontare il ruolo, i dubbi e le contraddizioni dell’America di oggi, riflessa dalla politica e dai media.
    Nella conversazione tra l’uomo maturo e il ragazzo Redford parla soprattutto ai giovani (americani e non), li invita ad impegnarsi, ad usare la testa, a non lasciarsi andare passivamente alle decisioni di una classe dirigente che egli stesso definisce “ormai irrecuperabile”. Affida loro la speranza, ma assieme anche il dovere di cambiare le cose.
    E’ un messaggio forte, che lascia il segno nel bel finale.

    Globale ***3/4
    me ne sono andato, ma posso sempre riapparire con la grazia e la leggerezza di un B-52 carico di bombe.

  2. #2
    Utente di HTML.it L'avatar di sustia
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    Grazie, avevo intenzione di andare a vederlo, magari riesco a beccarlo la prossima settimana.

    Dell'allenatore nel pallone (2) cosa sai dirmi? Vale la pena?

  3. #3
    Utente di HTML.it L'avatar di wsim
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    Originariamente inviato da sustia

    Dell'allenatore nel pallone (2) cosa sai dirmi? Vale la pena?
    dimmi che scherzi, per favore
    me ne sono andato, ma posso sempre riapparire con la grazia e la leggerezza di un B-52 carico di bombe.

  4. #4

    Re: [Film] Leoni per agnelli

    Originariamente inviato da wsim
    Tre momenti contemporanei nella vita di alcuni americani si alternano in questo film interpretato e diretto da Robert Redford che si avvale anche di due grossi calibri come Meryl Streep e Tom Cruise: l’intervista tra un giovane senatore repubblicano e un’affermata giornalista; un’azione di guerra sulle montagne dell’Afghanistan; il colloquio chiarificatore tra un professore universitario (lo stesso Redford) ed un suo promettente allievo.
    E’ un film in cui Redford parla di politica, di società, di costume dell’America di oggi. Ne parla continuamente attraverso i personaggi del film, visto che la trama si affida soprattutto al dialogo. La parola e la riflessione sono preponderanti, invitano a seguire il film con attenzione, anche se sembra dire poco di nuovo a chi ha seguito gli eventi di questi ultimi anni, dopo l’11 settembre.
    Proprio per questo è un film coraggioso, fuori dagli schemi, porta al centro del film la parola, il ragionamento, invita a servirsene e a non fermarsi al preconfezionato che ci viene servito ogni giorno. Proprio per questo gli ottimi interpreti del film, Meryl Streep in testa, scavano nei nostri dubbi, sollevano obiezioni su cui fermarsi a pensare.
    Non è difficile capire che dei tre momenti, quello chiave è la conversazione tra il professore e lo studente. Redford affida agli altri due episodi il compito di raccontare il ruolo, i dubbi e le contraddizioni dell’America di oggi, riflessa dalla politica e dai media.
    Nella conversazione tra l’uomo maturo e il ragazzo Redford parla soprattutto ai giovani (americani e non), li invita ad impegnarsi, ad usare la testa, a non lasciarsi andare passivamente alle decisioni di una classe dirigente che egli stesso definisce “ormai irrecuperabile”. Affida loro la speranza, ma assieme anche il dovere di cambiare le cose.
    E’ un messaggio forte, che lascia il segno nel bel finale.

    Globale ***3/4
    Sono d'accordo, gran bel film. Non sono d'accordo su Meryl Streep che sicuramente riesce a trasmettere il dibattito tra clientelismo mediatico e il tentativo, seppur personale, di fare del giornalismo ma non riesce ad essere incisiva come per altre interpretazioni

    Tom Cruise con quella faccia li' nel film potrebbe fare anche il venditore di pentole e nel ruolo del senatore in carriera e' incredibile (sorriso... "I won't run for president". Sorriso e chiusura della porta con eleganza).
    My soul is painted like the wings of butterflies Fairytales of yesterday will grow but never die I can fly - my friends!

  5. #5
    Utente di HTML.it L'avatar di sustia
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    Originariamente inviato da wsim
    dimmi che scherzi, per favore

  6. #6
    Questo film rivaluta molto la facolta' di scienze politiche...
    My soul is painted like the wings of butterflies Fairytales of yesterday will grow but never die I can fly - my friends!

  7. #7
    tutto giustissimo, però che @@
    boh, l'avrò guardato in una serata no, l'ho trovato prolisso e retorico
    love is a ring, the telephone
    love is an angel disguised as lust
    here in our bed until the morning comes

  8. #8
    Utente di HTML.it L'avatar di wsim
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    Re: Re: [Film] Leoni per agnelli

    Originariamente inviato da dwarf78
    Sono d'accordo, gran bel film. Non sono d'accordo su Meryl Streep che sicuramente riesce a trasmettere il dibattito tra clientelismo mediatico e il tentativo, seppur personale, di fare del giornalismo ma non riesce ad essere incisiva come per altre interpretazioni

    Tom Cruise con quella faccia li' nel film potrebbe fare anche il venditore di pentole e nel ruolo del senatore in carriera e' incredibile (sorriso... "I won't run for president". Sorriso e chiusura della porta con eleganza).
    Vero, molto, molto bravo.
    Sai qual'è la differenza? Lui (nel film) ha le idee chiare,(il che nel film come nella vita, "semplifica" molto le cose) lei no (o non più), e come dici tu forse il non essere incisiva è il voluto effetto di una persona attanagliata dal dubbio che vuole trasmetterci.
    me ne sono andato, ma posso sempre riapparire con la grazia e la leggerezza di un B-52 carico di bombe.

  9. #9
    Utente di HTML.it L'avatar di Angioletto
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    visto la settimana scorsa: è un bel film.

    è piacevole che "contemporaneamente" vengano discusse le problematiche della guerra nel passato, nel presente e nel futuro.

    esaltante è lo scambio di battute tra Meryl Streep e Tom Cruise, con quest'ultimo letteralmente perfetto nel ruolo che va ad interpretare. Sono molteplici gli spunti che lasciano meditare sugli errori fatti.

    meno veloce ma cmq fluido e decisivo il confronto tra Robert Redford e il suo allievo: il finale lascia una porta aperta nella mente degli spettatori, che diviene per un pò un cantiere in costruzione.

    drammatico il presente, che vede comunque dei "leoni" credere nelle proprie idee e che tentano, con l'affermazione di queste ultime, di inserirsi nel modo migliore all'interno della società americana.


    lo consiglio.
    Per liquidare un popolo si comincia con il privarli della memoria.Si distruggono i loro libri, la loro cultura, la loro storia. E qualcun’ altro scrive loro altri libri, li fornisce di un’altra cultura, inventa per loro un’altra storia. (Milan Kundera)

  10. #10

    Re: Re: Re: [Film] Leoni per agnelli

    Originariamente inviato da wsim
    Vero, molto, molto bravo.
    Sai qual'è la differenza? Lui (nel film) ha le idee chiare,(il che nel film come nella vita, "semplifica" molto le cose) lei no (o non più), e come dici tu forse il non essere incisiva è il voluto effetto di una persona attanagliata dal dubbio che vuole trasmetterci.
    Si' credo tu abbia ragione, forse il ruolo di Cruise era piu' semplice e lineare. Devo dire che mi e' piaciuto anche Andrew Garfield che nella sua arroganza/spocchia del ragazzo non piu' ragazzo (Redford lo stressa piu' volte il concetto) trasmette in pieno le sensazioni e il modo di pensare tipico del 20enne in cui ti senti padrone del mondo e credi anche delle tue azioni, ma ancora non sei in grado di capire a pieno le conseguenze di tali azioni.
    My soul is painted like the wings of butterflies Fairytales of yesterday will grow but never die I can fly - my friends!

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